in riscontro all’articolo “A Monterosso i taxi pagano 5 euro per entrare in ZTL” uscito il 30/01/2018 per i tipi de “La Stampa”, si ritiene necessario comunicare alcune precisazioni, al fine fornire un contributo per una informazione più completa e aderente alla realtà dei fatti.
A Monterosso al Mare non esiste alcuna “tassa sui Taxi” e la polemica in atto sembra oltremodo fuori luogo in quanto le motivazioni sottese al provvedimento contestato affondano le loro radici in cause che per tutti noi monterossini risultano essere ancora molto dolorose
Innanzi tutto occorre evidenziare come l’importo da versare per l’accesso al centro storico del paese sia un contributo di accesso alla ZTL che viene richiesto a tutti i veicoli che vogliono accedervi per svolgere una attività economica e/o commerciale e nessuno è tenuto al pagamento della tariffa annuale (250 euro) o di quella mensile (50 euro): se si raggiunge il nostro paese e si vuole entrare all’interno della ZTL “raramente”, “neppure una volta al mese” o “solo due o tre volte ogni trenta giorni” non si è tenuti in alcun modo al versamento di “250 e di 50 euro”, ma si sarà tenuti semplicemente a versare il relativo accesso giornaliero (5 euro). E questo che si sia alla guida di un taxi o di un qualsiasi altro autoveicolo.
Il Comune di Monterosso al Mare, inoltre, non è certo l’unico comune italiano di rilevanza turistica mondiale ad aver istituito restrizioni per l’accesso al centro storico e il pagamento di una tariffa per l’ingresso nella ZTL (si pensi ad esempio al Comune di Firenze, città che, oltre a vantare una ben più ampia e articolata rete stradale, applica le nostre medesime tariffe e modalità di riscossione proprio all’accesso giornaliero dei Taxi in ZTL) ma sicuramente è l’unica località ad avere, al posto dell’unica via carrabile che attraversa il centro storico, un fondo stradale di assi in legno a copertura di un torrente esondabile che scorre sotto la strada stessa.
A seguito del tragico evento alluvionale del 2011, che ha causato a Monterosso morte e distruzione, per poter riaprire la citata via sia alla circolazione pedonale che a quella veicolare si era reso necessario, infatti, installare (per obblighi di carattere normativo idraulico) al posto della strada in cemento e asfalto che era stata divelta dalla furia del torrente, una copertura amovibile eseguita con particolari tavolati in legno e profilati zincati idonei allo scopo.
Non pare superfluo ricordare poi che la via di cui trattasi e così ricostruita (stiamo parlando di poco più di 100m di lunghezza e pochi metri di larghezza nel punto più esteso) era stata completamente chiusa al traffico dopo l’installazione del citato tavolato e che solo la mia Amministrazione, subentrata anni dopo, si era fatta carico della responsabilità di renderla nuovamente fruibile al libero transito dei mezzi di attività ricettive, di quelli dei fornitori e dei titolari di attività di trasporto di beni e persone, proprio per venire incontro alle numerose sollecitazioni pervenute in tal senso dagli utenti stessi.
Ma le travi in legno se ripetutamente sollecitate si usurano e, per coprire le spese di manutenzione della copertura deteriorata dal continuo transito dei veicoli e non farne ricadere integralmente sulla cittadinanza residente il costo (la manutenzione è molto costosa sia in termini di materiali da sostituire periodicamente che di ore di lavoro da parte degli operai comunali) l’Amministrazione aveva previsto già dallo scorso anno di richiedere un contributo, a parziale ristoro delle spese sostenute, a chiunque richiedesse di transitarvi per trarne un lecito profitto, ma non prima comunque di aver organizzato incontri informativi per spiegare le necessità e le motivazioni sottese a tale decisione.
A Monterosso inoltre, il pagamento di una somma di denaro per accedere al centro storico vuole rappresentare (così è ampiamente motivato nel relativo provvedimento) oltre che una forma di partecipazione ai costi di manutenzione del particolare fondo stradale, anche un deterrente a transitare all’interno di una ZTL costantemente congestionata da migliaia di turisti ogni giorno in assenza di una inderogabile necessità, oltre che a un incentivo al ricambio dei veicoli a motore per migrare verso altre tipologie di mezzi a basso impatto ambientale. Tant’è vero che i veicoli elettrici possono transitare gratuitamente e senza pagare alcun contributo di accesso.
Il nostro è un borgo storico all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre: una realtà bellissima e fragile allo stesso tempo che da alcuni anni è interessato da un fenomeno turistico di massa spesso di difficilissima gestione. Crediamo sia doveroso affrontate le problematiche del sovraffollamento dei piccoli carruggi cercando di garantire la sicurezza ai nostri abitanti e ai turisti che visitano il nostro paese e quindi riteniamo che il ridimensionamento del traffico veicolare sia una scelta obbligata e lungimirante a tutela di tutti gli utenti.
In un luogo con evidenti limitazioni oggettive dovute alla configurazione di un paese originariamente di pescatori e di contadini, con vie molto strette e tortuose, non riteniamo sia per forza un diritto la pretesa di accedere alla ZTL (a maggior ragione se di dimensioni estremamente limitate come è quella di Monterosso) per arrivare perfettamente sotto il numero civico desiderato. È vero che i Taxi rappresentano un trasporto pubblico tuttavia, non solo non sembra corretto, ma anche non sembra sinonimo di padronanza della norma vigente equipararli al trasporto pubblico di linea. Infatti la citata legge n.21 del 15/01/1992 stabilisce che (Art. 1 e 2) i Taxi hanno “lo scopo di soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone” con “funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea” (ferrovia, autobus di linea, etc...) e che (Art. 5) sia proprio competenza del Comune “stabilire le modalità per lo svolgimento di tale servizio”.
In conclusione, non solo non esiste alcuna “tassa sui Taxi” e non esiste alcun obbligo di versamento di cifre come 250 o 50€ (specie se si intende accedere alla ZTL poche volte all’anno) ma chiunque si voglia dotare di vetture ecologiche ci aiuterà a tutelare maggiorente quel fragile equilibrio naturale che rende uniche le nostre cinque terre e sarà premiato con l’accesso gratuito alla ZTL.
Nella speranza di aver meglio definito i contorni della questione sollevata dalla Testata del Lei diretta e nel rimanere a Sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento ritenesse utile o necessario, Le chiedo di concedere all’Amministrazione che guido il giusto diritto di replica con pari spazio e visibilità rispetto a quello concesso ieri da “La Stampa” e da “Il Secolo XIX” alle ragioni dei Tassisti e dei loro rappresentanti di categoria.
Cordiali saluti,
Il Sindaco
Ing. Emanuele MOGGIA