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Sarzana: un incontro pubblico per chiarire la situazione delle Poggi Carducci In evidenza

di Luca Manfredini – Paolo Mione e la lista civica “Sarzana per Sarzana” non si accontentano delle rassicurazioni via stampa dell’Amministrazione.

Insieme ad alcuni rappresentanti di classe della scuola in questione, chiedono al Sindaco pubbliche e, soprattutto, tecniche rassicurazioni. “Ogni mattina mandiamo i nostri figli a scuola con un’enorme ansia interna, confuse tra le spiegazioni forniteci dagli amministratori e le denunce che leggiamo sui giornali. Abbiamo nella scuola i nostri figli, chiediamo ed esigiamo chiarezza”: sono preoccupate le mamme che erano presenti questa mattina nella conferenza stampa organizzata da Paolo Mione; mamme e rappresentanti di classe che vogliono avere rassicurazioni chiare e definitive sulla situazione sismica della scuola che ospita giornalmente i propri figli, l’ormai famosa scuola Poggi Carducci. “Ci era stato venduto dall’Amministrazione ad ottobre un corretto indice di sismicità delle scuole corrispondente ad “1”, ed a novembre un comunicato della Preside di Istituto ci rassicurava che, se ci fossero stati problemi di sicurezza, la scuola sarebbe stata certamente chiusa. Ora continuiamo a leggere denunce di presunte criticità ed indici di rischio sismico ben diversi da quelli spiegati, non più “1”, ma di “0,1”, non vogliamo chiudere la scuola ma ci meritiamo una corretta informazione”.

Presenti in rappresentanza mamme ed alcuni rappresentanti di classe; Barbara Castronovo, Barbara Scopsi e Arianna Formica. Dello stesso avviso Paolo Mione che non demorde sull’argomento e, dopo la precedente richiesta di un Consiglio comunale straordinario sull’argomento, rincara la dose con l’annuncio di una conferenza pubblica in Sala della Repubblica, organizzata per venerdì 9 febbraio, principali invitati ovviamente; il Sindaco Cavarra, l’Ingegnere comunale Donati, e l’Ingegnere Pucci, stilatore della relazione sismica sulla scuola. Una capacità di resistenza delle Poggi Carducci che, nella relazione sulla Valutazione dell’Indice di Vulnerabilità Sismica consegnata dall’ingegner Pier Luigi Pucci lo scorso aprile, viene definita modesta: “L’edificio ha carenze strutturali e geometriche diffuse a tutti gli elementi di telaio – leggiamo sulla relazione – la modesta Capacità di Resistenza alle azioni sismiche risultante dall’analisi è indubbiamente legata alle caratteristiche meccaniche dei materiali scaturite dalle indagini effettuate. Tali valori scadenti di resistenza, uniti alla geometria dei fabbricati costituiscono un forte pregiudizio strutturale che condiziona fortemente la capacità di resistenza dell’insieme”. Un edificio scolastico è idoneo per legge al proprio uso purchè possa vantare un indice di rischio sismico almeno superiore ad “1”, mentre per l’edificio della Poggi e relativi corpi di ingresso pare sia stato determinato un indice più basso, di circa “0,1”.

Una circolare nazionale recente abbassa il limite minimo a “0,6”, ma non è ancora Legge ed il limite minimo al momento rimane lo “1”. “La resistenza sismica che leggiamo nella relazione è palesemente sotto il minimo richiesto dalla Legge, non possiamo limitarci ad accettare un’assunzione di responsabilità del Sindaco senza il necessario volere dei tecnici – spiegano Mione e l’Ingegnere Bedini - per la scuola del XXI Luglio il Sindaco si è presentato in Consiglio, lo ha informato, e si è deciso assieme per la chiusura. Perché per le Poggi Carducci non si segue questa indispensabile prassi? Se i parametri non fossero, come sembra, a norma, il rischio chiusura della scuola sarebbe reale ed immediato, ma non deve essere questo il problema di fronte al dovere di assicurare sicurezza ai bimbi ed a tutti i frequentatori delle scuole. L’importante è avere la consapevolezza di ciò che si fa visto che l’utilizzo della struttura e la decisione di agibilità spetta al Sindaco, ma in pieno accordo con i tecinci, e con questa piena consapevolezza acquisita dare la corretta informazione sulla situazione che, qualunque sia, deve essere rendicontata ai cittadini”.

La conseguenza di un certificato di idoneità statica non consono potrebbe portare alla chiusura della scuola, come accaduto di recente a Roccastrada (Grosseto), dove in seguito ad una sentenza della Cassazione che prevede la chiusura, a scopo di prevenzione, di quegli edifici che non rispettano in pieno gli standard di sicurezza anticrollo in caso di terremoto, anche nel caso in cui lo spostamento dei parametri sia minimo e anche se la struttura si trovi in una zona a basso rischio sismico, il Sindaco di Roccastrada è stato indagato per omissione di atti di ufficio e la scuola sequestrata. “Le azioni sismiche non sono calendarizzabili e le valutazioni di criticità vanno ben ponderate – rincara l’Architetto Damiano – con un indice di 01 la sicurezza dell’edificio è al 10 %, contro un 90 % di fuori norma, non confondiamo la staticità con la sismicità. La perizia in questione deve essere resa pubblica e discussa nell’opportuna sede del Consiglio comunale e anche, in nome della trasparenza tanto sbandierata, davanti ai genitori dei bimbi ospitati nell’edificio ed ai cittadini tutti”. Il Sindaco Cavarra nel frattempo rivendica l’impegno di tutti gli addetti sulle scuole, la priorità sicurezza perseguita in questi anni e la programmazione di interventi di adeguamento delle strutture. Ora rimane di attendere la conferenza di venerdì prossimo e la disponibilità o meno del Sindaco ad accoglierne l’invito.

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