“Ho sempre taciuto sull’argomento - afferma ai nostri microfoni il Sindaco di Ameglia - un silenzio che è stato di educazione e rispetto nei confronti di quei lavoratori che dovrebbero invece presentarsi in piazza Matteotti a chiedere conto di questi anni di politiche sbagliate, contemporaneamente ho partecipato a tutti i tavoli in Regione tesi a trovare una soluzione che assicurasse una continuità alla Fattoria. Leggo però che pur di salvare la faccia sull’evidente fallimento politico si è disposti a spammare le proprie responsabilità su altri soggetti, cercando così di distrarre i cittadini durante la campagna elettorale in corso”.
Andrea De Raniei fa riferimento a come il Senatore Caleo ha pubblicamente commentato l’accordo venuto meno: “Nelle ultime ore sta circolando una notizia, in attesa di conferme, che mette tuttavia un velo inquietante sulla vicenda Marinella: la controproposta dei liquidatori limiterebbe il contratto di affitto e la relativa opzione di acquisto alla sola parte del territorio sarzanese, escludendo quello amegliese, rispetto all’istanza di Renovo spa. Naturalmente smentite su quest’ultimo punto sarebbero ben accette. Se invece fosse vero, allora tutto ciò fa bingo con il silenzio assordante di Ameglia e del suo ex sindaco e plenipotenziario totiano Giacomo Giampedrone. Il loro silenzio è stupefacente in considerazione anche del fatto che sei famiglie amegliesi lavorano e vivono proprio perché c’è l’azienda agricola. Cosa nasconderebbe tutto ciò? C’è una volontà di scardinare la campagna, la piana nella parte amegliese ed aprirla a interventi speculativi? A pensare male si commette un peccato però spesso ci si azzecca”.
E’ un De Ranieri imbarazzato per il triste epilogo della vendita e, contemporaneamente, "divertito" dagli sviluppi politici e da queste dichiarazioni: “Ormai tutti si sono accorti che l’unico interesse rimasto alla politica sarzanese è salvare la faccia su ciò per cui, in concreto, non è stato fatto nulla; questo tentativo di Caleo di addebitare responsabilità ad altri è un colpo di tacco da fuoriclasse, a Sarzana sono veramente alla disperazione”.
La lenta agonia dell’azienda agricola sembra arrivata alla fine dopo il mancato accordo con Renovo sulla vendita della proprietà di Marinella Spa, nel mentre le manifestazioni di interesse sulla sola fattoria prima stoppate ora tornano in auge, ma riguardano solo il mantenimento del marchio storico e non il suo proseguo nella tenuta. La mandria, il marchio e l’intera rete commerciale traslocherebbero altrove cancellando di fatto il simbolo stesso della vocazione agricola di Marinella.
La stessa vocazione difesa dal Senatore Caleo: “Le amministrazioni sarzanesi hanno sempre difeso le peculiarietà del territorio dalle svendite alle speculazioni, dallo spezzettamento delle aree e dagli attacchi alla loro integrità, ci siamo sempre opposti ai porti-canali e alle più bieche speculazioni, coinvolgendo le popolazioni residenti e tutti i cittadini”.
De Ranieri però si chiede se il Senatore “sappia cosa sia la speculazione e se abbia mai sentito parlare del “Masterplan, che tutto aveva tranne che la salvaguardia delle peculiarietà del territorio, tanto ambito una volta proprio da quelli che oggi parlano di difese di vocazioni agricole” e prosegue con una provocazione iniziata mesi or sono durante una serata pubblica organizzata da “Sarzana in movimento” a Marinella: “Rinnovo l’invito ai marinellesi di mollare Sarzana e di venirsene sotto il Comune di Ameglia, sarebbe la loro salvezza, una provocazione certo, ma che potrebbe essere anche una soluzione. Io ho alle porte del mio Comune un territorio in totale abbandono, non solo la tenuta ma Marinella tutta. Si parla sempre della fattoria ma poco di come è gestita la frazione nel suo complesso, che è lasciata nel degrado più assoluto. Per quanto un Comune possa essere amministrato bene, se i propri vicini di casa non fanno i loro mestiere, anche i tentativi e le politiche messe in campo da Ameglia vengono funestate”.