"Come denunciato nei giorni scorsi da Anton Francesco Albertone, presidente dell'Ucina Confindustria Nautica, il presidente del Consiglio Monti, con la sua politica di sola pressione fiscale e nessuno sviluppo, aveva introdotto nuove imposte sulle barche, prevedendo di incassare 155 milioni di euro", prosegue. "Tale scelta non poteva essere più nefasta, e mai previsione è stata più errata: non solo gli incassi totali sono stati di soli 25 milioni di euro, ma sono stati anche persi 2 miliardi di euro di indotto: le vendite di natanti sono crollate in Italia dell'80% e circa 10.500 posti di lavoro sono stati persi, a causa della vera e propria fuga dei proprietari di barche, spaventati dalle nuove tasse di Monti".
"Servono interventi concreti per dare nuovo respiro al settore della nautica, ingiustamente martoriato dall'ultimo governo, così che possa riprendersi e lasciarsi alle spalle la crisi che sta attraversando: ecco perché la Lega Nord, all'interno del suo programma elettorale, con riferimenti precisi nei 'Dieci Punti per la Liguria' afferma, al fianco dell'autonomia portuale, 'mai più la tassa di stazionamento voluta da Monti che ha fatto crollare il settore della nautica ligure', affinché il prossimo governo possa dare quella 'terapia d'urto per rilanciare il settore' invocata a gran voce dai vertici della nautica", conclude l'on. Sonia Viale, Segretario Nazionale Lega Nord Liguria e candidata capolista alla Camera dei Deputati.