Ci riferiamo a Sel e Pd che non hanno detto nulla di fronte ad una tragedia annunciata come la cassa integrazione per una delle maggiori aziende spezzine. Dove sono coloro i quali hanno costruito le loro fortune politiche sulla pelle dei lavoratori? Dove sono coloro i quali dicevano che di fronte all'ambiente (incenerimento dei rifiuti) ed ai principi (acqua bene comune) si doveva anteporre la salvaguardia dell'occupazione?
Ora questa linea del Piave pare sia crollata e la Caporetto spezzina si chiama ACAM. Una realtà che dovrebbe essere il nostro vanto e volano di economie virtuose e compatibili, invece è un buco nero in cui la malapolitica ha prosperato e vivacchiato, dove sindaci Pd hanno sottoscritto contratti di gestione in perdita per l'azienda, dove si utilizzava l'azienda per scopi clientelari. I difensori dei lavoratori ora tacciono, e forse fanno bene a provare profondo imbarazzo. Tuttavia i lavoratori di questa azienda sono le vere vittime di questa politica fintamente di sinistra che ha solo pensato a privatizzare (con l'SpA), a pagare superminimi, a strapagare dirigenti incapaci di dare organizzazione e produttività all'azienda.
Ci attendiamo risposte, poiché Rifondazione comunista le proposte le ha fatte sempre e da tempo, mentre chi doveva produrre piani industriali seri ha solo preparato svendite e liquidazioni. Siamo altrettanto basiti di fronte al silenzio assordante dei grandi moralizzatori della politica, i "grillini". Forse attendono che il loro spin doctor Grillo, o il suo suggeritore Casaleggio, fornisca qualche battuta, visto che fino ad oggi non hanno dato nessun contributo in termini di proposte.
Segreteria Provinciale PRC La Spezia