Un cubo di cemento armato, adiacente l’ospedale, che si presenta come una soluzione profondamente inadeguata a ospitare delle persone anziane.
Questo perché, per prima cosa, le isola dal contesto urbano confinandole, impropriamente, in una dimensione sanitaria. Gli anziani, specialmente quelli autosufficienti, non sono malati da curare e hanno bisogno di vivere accanto alla città. Hanno la necessità di avere una relazione col centro storico e con i suoi servizi anche per tener viva e in efficienza la mente e mantenere un buon grado di autonomia e di capacità di socializzare.
Ecco perché la RSA Sabbadini da questo punto di vista rappresenta una buona soluzione. Una struttura in un contesto tranquillo, con i suoi spazi esterni, protetti, ma nelle immediate vicinanze del centro storico. Questo è un patrimonio del Comune di Sarzana che non possiamo assolutamente permetterci di perdere e che ha una forte valenza sociale sia per gli ospiti che per la nostra città.
La gestione della RSA Sabbadini è affidata, fino al dicembre 2018, a Coopselios. La stessa cooperativa sociale che nei mesi scorsi ha formulato una proposta di project financing per investire oltre 4 milioni di euro nella struttura adiacente il San Bartolomeo a fronte di una gestione, per i prossimi 25 anni, dei locali e dei relativi servizi sociosanitari. Va da sè che, con questa mossa, Coopselios si metterebbe al riparo da qualunque gara d’appalto e spostandosi nella sua nuova struttura si garantirebbe un lungo e tranquillo periodo di gestione.
Il nodo di fondo della questione sta nel fatto che, va sottolineato, la nuova struttura decreterebbe la chiusura definitiva della Sabbadini. Va anche detto che non ci sono esigenze finanziarie dietro l’ok di ASL5, espresso nelle ultime ore, bensì l’ennesima privatizzazione di quella che invece è struttura pubblica costruita, interamente, col denaro della comunità. A dimostrazione di questo ci viene in aiuto la risposta ad una interrogazione che abbiamo discusso in Consiglio Regionale la scorsa primavera. Tra le domande si chiedeva alla Giunta regionale se vi fosse o meno la necessità di ulteriori fondi per finire l’opera. La risposta dell’Assessore Viale fu asciutta e precisa: nessuna necessità di erogare nuovi stanziamenti.
Se nelle prossime settimane dovesse arrivare l’ok definitivo anche da parte della Regione, il project financing di Coopselios sarà da considerarsi come una precisa scelta politica e non come una esigenza finanziaria.
La Sanità ligure sta svendendo, a pezzi, il suo patrimonio ai privati e a rimetterci saranno soltanto i cittadini.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMente Liguria
Paolo Mione
Consigliere Comunale Articolo 1 - MDP Sarzana