Il Laboratorio di Periferia ha fatto tappa a Pitelli per affrontare le principali criticità e opportunità di sviluppo del territorio. Un incontro che ha messo al centro il tema della rigenerazione urbana e il ruolo attivo della comunità nel processo di trasformazione.
Durante il dibattito sono emerse diverse questioni fondamentali, tra cui la carenza di parcheggi, la gestione del patrimonio edilizio pubblico e privato – con particolare attenzione alle case comunali lasciate vuote – e la presenza di immobili inutilizzati. Grande attenzione è stata riservata anche ai beni comuni, come la Pubblica Assistenza, la Cooperativa, la Società di Mutuo Soccorso e l'Opera Pia Paoletti Becchetti, insieme alla possibilità di riqualificare spazi strategici come l'area ex Tiro al Volo e le ex scuole elementari. Il confronto ha toccato anche i servizi essenziali, con particolare focus sull'ufficio postale e sulla farmacia, considerati punti di riferimento per la popolazione. Inoltre, sono state discusse misure di sostegno per il commercio locale, comprese agevolazioni fiscali, e il ruolo delle strutture extralberghiere nel contesto della trasformazione urbana. Un altro nodo cruciale è stato il potenziamento dei servizi primari, come i trasporti pubblici, la rete fognaria e la raccolta differenziata. Non è mancato, infine, un approfondimento sulle prospettive di bonifica e sulla dismissione della Centrale Enel, un tema chiave per il futuro del territorio.
Dall'incontro è nata una proposta concreta per il rilancio di Pitelli: la creazione dei Gruppi di Rigenerazione Urbana (GRU), iniziative locali che, attraverso un approccio partecipativo e dal basso (bottom-up), si occuperanno di sviluppare e attuare strategie di riqualificazione urbana. L'idea è quella di una struttura flessibile, che permetta diverse forme organizzative, inclusi partenariati con un ente capofila. Il finanziamento delle attività potrà attingere a fondi europei, nazionali e regionali, basandosi su un documento strategico che definisca le priorità di sviluppo e le azioni necessarie per realizzarlo.
"Vogliamo riportare la partecipazione attiva della comunità al centro del dibattito" - afferma il Circolo PD di Pitelli - "Abbiamo una solida tradizione cooperativistica e solidale e vogliamo essere un modello di proposta, non solo di protesta. Ma quando serve, la protesta ci vede sempre in prima linea. L'abbandono delle periferie da parte di questa amministrazione è evidente: Peracchini non conosce la parola partecipazione. Cala dall'alto qualche aiuola o un po' di decoro urbano quando può, ma noi crediamo in un modello di rigenerazione e coinvolgimento che parta dalla comunità intera",