I pentastellati esprimono la propria contrarietà.
In merito alla recente revisione delle regole del Comune della Spezia, Delibera GC 387 del 13/11/17 – revisione dei criteri di accesso ai Servizi Educativi per l’Infanzia (asili nido e scuole materne), per cui si prediligerebbe la spezzinità come requisito primario per l’accesso dei bambini all’asilo nido/scuola materna, indipendentemente dal reddito, il M5S La Spezia comunica la propria contrarietà per un sistema che terrebbe conto, non del reddito ma di quanto una famiglia sia più spezzina di un’altra.
“La presunta spezzinità come requisito sine qua non per l’accesso agli asili nido e alla materna – dicono le consigliere grilline Donatella Del Turco e Jessica De Muro -vorrebbe tenerne lontani coloro che sono immigrati nel nostro comune (si legga i provenienti da Africa, Asia e Sud America), senza tener conto che con il termine immigrati si intendono non solo coloro che provengono da un altro Stato o un altro continente (cosa che di per sé sarebbe già abbastanza grave, soprattutto perché si tratta pur sempre di bambini), bensì anche quelli che sono giunti qui da un’altra città, perfino da un altro comune. Facciamo un esempio. I figli di una giovane coppia che viene ad abitare per lavoro (come le famiglie dei militari) nel comune della Spezia, anche se non ha un reddito alto e familiari vicini che possano accudire ai piccoli, vedrà precludere ai propri figli l’accesso all’asilo. Ci chiediamo se questa decisione non sia un’aperta violazione dei diritti dei bambini, di tutti i bambini, stranieri o italiani, e un preciso rifiuto di operare quell’integrazione sociale e culturale che stranamente la Giunta di destra con questa decisione sostiene di perseguire. Evidentemente, per l’attuale Giunta, è sempre vero ciò che Orwell scrisse un bel po’ di tempo fa, che tutti siamo uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.