A dir poco curioso l'atteggiamento delle minoranze verso alcune recenti scelte dell'amministrazione comunale. L'ultima l'abbiamo sentita da "Sarzana popolare", il gruppo che si sta scaldando – con largo anticpio – alla sfida elettorale del prossimo anno. Uno si aspetta che le critiche a un'amministrazione di cui si ambisce a prendere il posto investano problemi ed emergenze reali, che abbiamo ricadute immediate e dirette sui cittadini. In questi casi, di solito, si avanzano critiche motivate e documentate, indicando nel contempo le proprie soluzioni, che possano costituire una seria alternativa all'azione della giunta. Più che legittimo. Sarzana popolare – e purtroppo non è la sola – per fare campagna elettorale tira in ballo invece una proposta che per la città non ha precedenti per impegno organizzativo e spessore culturale, cioè la mostra di Andy Wharol, di imminente inaugurazione. Prima, qualcuno ha detto che la mostra, sì, è un interessante progetto culturale ma che presentava profili di presunta illegittimità contabile-amministrativa, aspetti su cui ha esaurientemente risposto l'assessore alla Cultura.Tutto in regola, insomma (e ci mancherebbe altro). Ora si dice, in sostanza, che la mostra – di livello internazionale – non può prendere il posto di... Babbo Natale.
Pare di capire che per "promuovere la città", secondo Sarzana popolare ci sia bisogno d'altro, cioè di "investimenti considerevoli", come se le iniziative sostenute finora, che hanno fatto segnare record di presenze turistiche senza precedenti, non fossero una concreta dimostrazione di sensibilità per i sarzanesi e gli operatori commerciali. Ma non è questo il punto. Nessuno ha mai detto che Andy Warhol sarà l'alternativa alle consuete iniziative natalizie; è stato ampiamente annunciato, semmai, che la mostra sarà un ulteriore elemento qualificante, il vero valore aggiunto di una stagione turistico-culturale sempre più qualificata nei suoi contenuti.
Tutto il resto – le tradizionali iniziative di Natale, con gli eventi di richiamo e la promozione dell'offerta commerciale della città, condivisa e concertata con gli operatori – sarà annunciato nel corso di questo mese, come è sempre accaduto.
Sarzana popolare, nella sua spiccata vocazione alla polemica e alla propaganda fine a se stessa, ha voluto giocare d'anticipo, preoccupata solo delle sue mire elettoralistiche di primavera. Strumentalizzando, senza timore del ridicolo, perfino Andy Warhol e Babbo Natale.
Andrea Antola
Capogruppo "Noi per Sarzana"