Mancava ormai qualche mese alla conclusione dello scorso anno quando, durante una riunione del Movimento 5 Stelle ad Ameglia, due attivisti di Castelnuovo Magra Diego Rolla e Elena Tonelli hanno ripreso i punti salienti dell'evento pubblicandoli sul canale youtube "Castelnuovo in Movimento": questo atto è stato considerato illecito dal Consigliere Comunale di OIM Andrea Fantini, dal Consigliere Regionale Francesco Battistini di LML, dal Consigliere Comunale di Sarzana in Movimento Valter Chiappini e dal Presidente Afea Pietro Serarcangeli, i quali, tempo fa, hanno denunciato entrambi per diffamazione.
I quattro, che all'epoca erano tutti esponenti del Movimento 5 Stelle, hanno ritenuto che, in precedenza, non c'era stata l'autorizzazione alla pubblicazione del materiale, accusando i due di aver partecipato ad una riunione privata e filmando di nascosto. Attualmente il caso, non considerato diffamatorio dal pm Federica Mariucci, stava per essere archiviato, ma coloro che hanno promosso la querela si sono opposti a questa richiesta tramite il loro avvocato Valentina Antonioni.
Questo in breve quanto accaduto da settembre 2016 ad oggi, quando Diego Rolla e la sua convivente Elena Tonelli hanno deciso di esporsi sia per il pubblico sia per smentire i titoli e le versioni date dai giornali cartacei, considerati fuori luogo da loro stessi: "Si trattava di una riunone aperta al pubblico, i cui organizzatori chiedevano addirittura la massima partecipazione- dichiara Rolla, e continua- noi abbiamo potuto aderire tranquillamente non essendo dirigenti, ci conoscono tutti e ci siamo seduti in tutta tranquillità, non siamo assolutamente delle "videospie". Filmiamo questi eventi, e gran parte di ciò che rigurda il Movimento, per interesse personale, ma abbiamo pubblicato su youtube perchè ci siamo sentiti di farlo".
Poi si è aggiunta anche la Tonelli alla conversazione: "Non c'erano cattive intenzioni, eravamo ben visibili con la nostra videocamera, non nascosti con lo smartphone, e non ci siamo permessi di manipolare nulla: a parte le censure delle facce di alcune persone e qualche sottotitolo non ci sono ritocchi, abbiamo solo riportato le loro parole". Concludono aggiungendo altri particolari su quanto accaduto al termine dell'evento. Alcuni ci hanno fermati ordinandoci di cancellare tutto, anche con dei modi un po' aggessivi, ma ci siamo appellati al diritto di cronaca e di satira e, secondo la legge, non potevano impedirci di pubblicare il materiale".