Dopo anni di polemiche e strumentalizzazioni sul San Bartolomeo, la destra, ora che è al governo della Regione, scopre che aveva ragione il centrosinistra. Perché è questo che si evince dal Piano sanitario presentato della nuova amministrazione regionale - almeno per quel che riguarda l’ospedale di Sarzana – che ricalca fedelmente le linee tracciate dalla Giunta ligure precedente. Quindi: o la destra ha cambiato idea, o forse le critiche di un tempo servivano soltanto ad alimentare lo scontro politico.
Il Pd, invece, era e rimane sulle proprie posizioni e quindi si esprime favorevolmente – solo per il San Bartolomeo, è bene ribadirlo – a quanto prevede il Piano sanitario. Il problema adesso è capire se la maggioranza manterrà fede agli impegni presi sull’ospedale, che deve diventare una struttura integrata con quella spezzina, all’interno della quale si concentrino funzioni strategiche come tutta la Chirurgia di elezione aziendale, la Robotica ortopedica, la Chirurgia toracica e plastica, la Chirurgia del linfatico, la Struttura medica multidisciplinare e le cure intermedie, dieci nuovi posti per la dialisi disponibili a fine anno e le altre specialità già presenti. Se questo orientamento verrà confermato, significa che il lavoro fatto in questi anni come centrosinistra, sia a livello regionale sia locale, non è stato così disastroso come la stessa destra ha voluto far credere. Continueremo le nostre battaglie sul day hospital oncologico, sul potenziamento dei servizi territoriali, sull'abbattimento delle liste d'attesa; e continueremo a sostenere l'idea che la Chirurgia debba rimanere una struttura complessa, senza subire alcun declassamento. Un ospedale vive e resiste quando ci sono una Chirurgia funzionante a pieno regime e un Pronto soccorso 24 ore su 24: tutte funzioni che devono restare al San Bartolomeo.
Il consigliere regionale del Pd Juri Michelucci.