La bretella tra Santo Stefano e Ceparana è sicuramente un’opera dall’impatto importante sul Parco del Magra. È altamente dispendiosa ma, questione ancor più grave, è data dalla sua completa inutilità allo scopo dichiarato: smaltire il traffico veicolare dalla Cisa creando una alternativa di percorso.
Per quanto riguarda il flusso veicolare da e verso la vicina Lunigiana, tra Santo Stefano e Aulla, la bretella risulta, infatti, del tutto ininfluente.
Non esisteranno camion o altri mezzi che da Aulla, in transito verso Sarzana, devieranno per Albiano. Semplicemente continueranno a passare nel paese di Santo Stefano e lo faranno in entrambe le direzioni.
Ma la bretella Santo Stefano - Ceparana non è solo inutile, è anche dannosa, per una serie di motivi piuttosto evidenti.
Il primo è che il ponte di collegamento tra Santo Stefano e Ceparana verrebbe dislocato su un’area periferica già ampiamente penalizzata dal traffico pesante. Un’area abitata in cui insistono una serie di criticità ambientali e logistiche, prima fra tutte il park container retroportuale. Con la nuova struttura viaria che si vorrebbe realizzare, è chiaro, si metterebbe definitivamente la parola fine a quel quartiere: la Macchia e i suoi abitanti subirebbe l’ennesimo duro colpo.
Un problema di più ampio respiro, visto che investirebbe tutta la Val di Magra, è dato dal fatto che la nuova bretella, per la sua posizione, continuerebbe a concentrare il traffico nella direttrice Sarzana - Santo Stefano. Una soluzione, dunque, che aumenterà, semmai, ulteriormente i volumi sulla Cisa dati dal recupero di chi oggi sceglie di percorrere quella che attualmente è l’unica vera alternativa viaria: la strada della Ripa, verso Ceparana e Follo, sul versante vezzanese.
Per questo, per creare una valida alternativa alla Cisa sull’asse Sarzana, Follo e Ceparana, puntammo tutto sulla Ripa. E fu con questo spirito che, nel settembre 2015, proponemmo all’Assessore Giampedrone di costruire un percorso fruibile, con ogni condizione meteo, e protetto, in un’area idrogeologicamente complessa, da gallerie paramassi.
Pensiamo, quindi, che oltre a completare il progetto Ripa con urgenza, se si volesse davvero risolvere il problema viabilità in Val di Magra, si dovrebbe puntare su due linee di intervento che noi proporremo affinché la Regione intervenga presso gli Enti preposti:
- la prima che consta nel liberalizzare completamente, o comunque nel ridurre drasticamente, le tariffe autostradali tra i caselli, in ingresso e uscita, di Aulla, La Spezia e Sarzana;
- la seconda che prevede, invece, lo storno delle ingenti risorse economiche per la nuova bretella al fine di realizzare l’uscita autostradale La Spezia Nord. Un nuovo casello, insomma, capace di raccordarsi, velocemente, col contesto viario della Val di Vara, l’area industriale di Ceparana e la parte nord della città della Spezia e dunque con quello che sarà il Nuovo Ospedale del Felettino.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria