L’agitazione e lo sciopero odierno, svoltosi nelle oltre 100 province italiane, ha voluto sottolineare la situazione paradossale venutasi a creare in seguito alla legge Delrio e alla mancata vittoria referendaria del dicembre scorso.
Una situazione che ha lasciato gli enti in un vero e proprio limbo istituzionale, trasformandoli in enti elettivi di secondo livello, tagliando i fondi ed i trasferimenti, lasciando però ai lavoratori compiti ed incombenze davvero fondamentali, come scuole e viabilità ad esempio, che non possono essere gestiti in modo adeguato senza i fondi necessari.
Come si diceva erano presenti fisicamente molti sindaci della nostra provincia, a sostenere le ragioni dei lavoratori che da un pò rischiano anche di non ricevere gli stipendi e di tutti coloro che hanno a cuore gli impegni importanti che l’ente, con il neo-eletto Giorgio Cozzani come Presidente, deve comunque affrontare quotidianamente.
La situazione delle strade provinciali, le pulizie e la manutenzione, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, il semplice (cosi sembrerebbe) problema di dover garantire agli studenti quantomeno il riscaldamento nelle scuole etc. sono argomenti su cui la sensibilità è molto alta e che hanno bisogno di risposte.
I rappresentanti sindacali insieme ad una folta rappresentanza di politici, sono saliti dal Prefetto (un paio di piani più su), per presentare le problematiche, sapendo bene che le soluzioni a questo stallo non possono che essere a livello nazionale. Da quanto sappiamo il Prefetto si è impegnato a far presente la situazione al Governo centrale e nel frattempo vi possiamo far vedere e sentire la diretta che abbiamo realizzato durante la conferenza stampa finale tenutasi dopo l’incontro in prefettura.
Abbiamo notato la presenza di ex presidenti di provincia quali Marino Fiasella e Massimo Federici, tutte le forze sindacali, il consigliere regionale Francesco Battistini, Luca Pastorino, il senatore Massimo Caleo, mentre i consiglieri Giacomo Raul Giampedrone, Raffaella Paita e Juri Michelucci hanno inviato messaggi di solidarietà.
Insomma, pare prorpio che il problema sia davvero bipartisan, almeno nelle rispettive sensibilità. Resta da vedere come il Governo, questo o il prossimo, cercherà di risolvere un problema che comunque la si veda non può più davvero restare senza soluzione.