"Dopo il via libera di ANCI Italia all’ordinanza sindacale anti-business migranti, è il momento di emanarla anche alla Spezia per tutelare la salute dei cittadini e degli stessi richiedenti asilo, e impedire a chiunque di aprire un centro accoglienza al solo scopo di trarne guadagno, perdendo così del tutto la logica umanitaria e permettendo molte volte che si stipino all’inverosimile queste strutture sotto la spinta del profitto": lo ha dichiarato Lorenzo Viviani, capogruppo del Carroccio in consiglio comunale alla Spezia, commentando il placet di ANCI all’ordinanza sindacale, nata in Lombardia sotto l’egida della Lega Nord, che prevede multe fino a 15mila euro per quei privati che non comunicano all’ente comunale l’intenzione di trasformare un loro bene immobile in centro di accoglienza".
"L’ordinanza - spiega Viviani - è molto semplice, e fa leva sul ruolo di garante della salute pubblica proprio del Sindaco. Infatti, se approvata, imporrà ai privati che vogliono cedere una struttura di loro proprietà per l’accoglienza, e ai gestori dei CAS (centri accoglienza straordinaria), di interfacciarsi preventivamente con il Comune, al quale dovranno fornire i certificati di idoneità dello stabile e una relazione quindicinale riguardante il numero di migranti ospitati, il loro stato di salute e ogni altra informazione rilevante ai fini della salute pubblica. Chi non ottempera a questi obblighi sarà passibile di sanzione amministrativa fino
ad un massimo di 15mila euro. È una proposta di buon senso, che mette al centro l’interesse dei cittadini. Per questo motivo, in qualità di Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, mi prendo l’impegno di far si che il provvedimento così come è stato approvato da ANCI venga emanato anche alla Spezia".