"Quella che doveva essere una riambientalizzazione controllata è divenuta una discarica".
Basta riempimenti! Si blocchi tutto e se ne parli solo dopo avere una chiara mappatura del rischio idrogeologico e sismico ed esami del terreno in profondità.
Chiusura immediata della ex-Cava della Brina con ordine del giorno (che verrà consegnato domattina) in cui si chiedono anche esami con carotaggi in profondità per la verifica più puntuale del materiale interrato, una nuova stesura di due mappe puntuali riguardanti il rischio idrogeologico ed il rischio sismico.
Vogliamo essere certi che si riparta da zero e che si faccia tutto secondo le regole: basta pressapochismo e lettere inviate all’ultimo minuto.
Quella che doveva essere una riambientalizzazione controllata è divenuta una discarica con terre inquinate e che non dovevano essere scaricate su quel territorio.
E’ dovuta intervenire la Procura della Repubblica per farci capire come stavano le cose: il fatto è di una gravità inaudita ed ora bisogna rimettere le cose a posto e far si che l’area sia sistemata e posta in sicurezza secondo la normativa vigente.
I lavori devono essere fermati immediatamente, si devono svincolare immediatamente le somme delle fidejussioni e dati incarichi specifici riguardanti:
1) La verifica della contaminazione dei terreni usando carotaggi ad alta profondità in maniera da comprendere il livello di inquinamento all’interno dei terreni interessati dagli sversamenti.
2) La creazione di una carta del rischio idrogeologico dell’area con simulazioni che facciano capire come quell’area, in caso di forti eventi meteorici, potrebbe reagire e quindi una carta puntuale dell’area.
3) La creazione di una carta relativa al rischio sismico puntuale dell’area interessata considerato che la stessa è classifica come zona sismica, con un modello che simuli gli effetti su di un’area in cui dovrebbero essere depositati oltre 500.000 metri di terra.
Una attenta prevenzione del rischio, ecco quello che noi chiediamo: non vogliamo creare allarmismi nè paure, ma vogliano tutelare i cittadini con coscienza e serietà.
Alberto Monticelli e Francesco PonzanelliConsiglieri comunali di Santo Stefano Popolare