Dalla questione nomine alle dimissioni passando per l'ipotetico ufficio censura. La direzione di ASL5 è in preda al caos più totale e mostra con chiarezza quanto inutile sia stata la riforma voluta dall'Assessore regionale Viale.
A.Li.Sa, la nuova super ASL ligure, fino ad ora si sta rivelando solo per ciò che è: uno spreco di risorse pubbliche servito soltanto ad istituire nuove poltrone da occupare. Ciò che sta avvenendo in queste ore nella sanità spezzina mostra chiaramente il fallimento della linea politica leghista. La tanto millantata governance del territorio, che avrebbe risolto tutti i problemi da ponente a levante, semplicemente non esiste.
In queste ore succede, infatti, che una professionista capace, la dottoressa Lodetti, Direttrice Amministrativa, saluta la dirigenza dell'Azienda Sanitaria spezzina per l'oggettiva impossibilità nello svolgere il proprio lavoro al meglio: non esiste programmazione e manca completamente la visione sul futuro sia dei nostri ospedali, sia dei servizi territoriali. Ma come se questo non bastasse, ad insorgere contro il Direttore Generale Andrea Conti sono i membri del Colleggio Sindacale di ASL5.
I revisori nominati dalla Regione, dal Ministero della Salute e da quello dell'Economia e della Finanza, per mezzo del loro presidente, denunciano un fatto gravissimo: l'operazione di censura ai danni di un loro comunicato di stima nei confronti della dottoressa Lodetti.
Il colleggio parla addirittura di censura "in pieno stile Ventennio". Un atto unilaterale che il Direttore Generale di ASL5, senza comunicare a nessuno, avrebbe preso sotto imposizione della Regione stessa. Una questione sulla quale urge fare chiarezza: esiste o no un ufficio censura che opera in maniera occulta?
Sulla terna dirigenziale di ASL5 si sta abbattendo, dunque, una vera e propria tempesta anche perché a tutto ciò va aggiunta la questione della Direttrice Sanitaria su cui siamo intenzionati a pretendere la massima chiarezza. In Lombardia, infatti, secondo una sentenza del Tribunale di Milano, la dottoressa Banchero sarebbe stata esclusa dagli elenchi degli idonei ad assumere la carica di Direttore Sanitario perché non in possesso dei titoli necessari a ricoprire il ruolo. Qualche settima dopo la pubblicazione di quella sentenza, però, la stessa Banchero veniva nominata in Liguria quale Direttrice Sanitaria di ASL5. Pare lecito pensare che qualcosa non torni e per questo stiamo esaminando con cura tutta la documentazione.
Questi fatti sono inquietanti tasselli di un puzzle che voglia comporre e sui quali vogliamo far luce.
Così non si può andare avanti e se è vero che i problemi arrivano da lontano, dalle scelte scellerate di Biasotti prima e Burlando poi, è altrettanto vero che in questi due anni di governo Toti quel poco che è stato fatto ha prodotto solo pessimi frutti.
La nostra comunità ha il diritto ad avere una sanità pubblica efficiente per questo, lo diciamo fin da subito: "ci vediamo in Aula".
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria