Apprendo da un’intervista rilasciata sulle cronache locali dall’assessore regionale Giampedrone, che il centrodestra potrebbe anche riuscire a mettere le mani su Sarzana, imponendosi nelle prossime elezioni amministrative, ma ad una condizione: dovrà presentarsi con i connotati di una forza civica trasversale in modo da poter acquisire il consenso anche di quei cittadini che negli ultimi decenni hanno garantito al centrosinistra di governare la città.
Lo scontro ideologico, sostiene Giampedrone, non avvantaggerebbe il centrodestra in una città “dalle particolari connotazioni come Sarzana”. Credo che “le particolari connotazioni” di Sarzana siano – agli occhi del luogotenente del governatore Toti – lo spirito libertario, la tradizione antifascista, la propensione alla socialità e al solidarismo dei Sarzanesi.
In buona sostanza, il centrodestra, stando a quanto afferma l’autorevole suo esponente politico locale, per potersi affermare a Sarzana, deve camuffarsi tentando di far credere ai cittadini sarzanesi di essere qualcosa di diverso da quello che è, cioè professando e mettendo in pratica i principi e gli ideali propri del centrodestra.
Altrimenti perderebbe.
Non possiamo che ringraziare l’assessore Giampedrone per aver reso, con la sua intervista, più trasparente l’ambiguo, insidioso ed ingannevole progetto del centrodestra.
Ritengo, inoltre, che i cittadini sarzanesi siano certamente più avveduti di quel che non creda Giampedrone e poco propensi a concedere il proprio consenso a chi, pur di vincere, sia disposto a mascherare la propria reale identità.
Il PD, da parte sua, cercherà di favorire il nascere di una coalizione di centro sinistra in grado di presentarsi all’elettorato cittadino con un programma coerente con i valori propri di un campo progressista e su tali contenuti chiederà ai Sarzanesi il loro consenso.
Il Segretario
Giovanni Vasoli