La denuncia dei consiglieri comunali di Santo Stefano Popolare Ponzanelli e Monticelli: "Chiediamo immediati controlli sanitari su tutta la zona".
Potrebbe sembrare una sorta di ”salotto a cielo aperto” considerati i due divani che stazionano facendo bella mostra di sè davanti alla discarica di rifiuti abbandonati nella zona di via Casale, nell’area industriale di Santo Stefano Magra.
Lo scempio, l’abbandono, i cattivi odori e qualche ratto fa capolino tra quelle masse informi ed abbandonate, e sgambetta via silenzioso: ecco il desolante panorama che ci ha accolto nella zona che alcuni cittadini ci hanno segnalato di controllare. Non credevamo ai nostri occhi, eppure, a poche decine di metri da alcune abitazioni, sorge l’ennesima ed incontrollata discarica dove sono stati ammassati quintali e quintali di rifiuti: con il caldo di oggi, il cattivo odore ed il puzzo sono talmente acri e forti che, ad avvicinarsi troppo, colpiscono la bocca dello stomaco e producono nell’aria un odore pestilenziale.
Non riteniamo possibile che, oramai da oltre 5 mesi, come ci hanno segnalato i cittadini di quella zona, sia ammesso tutto questo: il territorio, tanto per essere molto chiari, è quello del nostro Comune ma in realtà somiglia molto di più a Beirut ovest.
La strada è in pessime condizioni: colma di buche e polverosa, la sporcizia ed il degrado la fanno da padrone lungo l’arteria di collegamento con il centro del paese, strani personaggi si aggirano da quelle parti nelle ore serali.
Manca totalmente un minimo di controllo ed un decoro urbano minimo, ma la cosa che più ci ha fatto impressione sono le condizioni sanitarie ed igieniche che versano su quel lembo di terra, tanto che domani significheremo al Sindaco ed all’ASL spezzina un immediato controllo sanitario della zona.
Miasmi che fanno pensare a materiale in putrefazione, esalazioni che con il caldo (noi siamo stati nella zona verso le 13.00) portano odori forti e nauseabondi, che i cittadini che stanno nelle immediate vicinanze hanno già significato da molto tempo alle autorità competenti.
Nessuno si muove e la discarica ha aumentato le sue dimensioni e la sua vastità oltre che la significativa “multi materialità” che si può trovare all’interno di esse: da rifiuti solidi urbani, a suppellettili, a vegetazione tagliata ed abbandonata, abiti, scarpe, calcinacci, pezzi di arredi, insomma tutto quello che non dovrebbe stare ai bordi di una via con tanto di cartello civico e posizione toponomastica.
Peggio di così dubitiamo che si possa fare: l’abbandono del Comune su questi luoghi è sotto gli occhi di tutti coloro che passano da quelle parti e non si può permettere che addirittura quell’area sia su alcuni siti gay che la pubblicizzo come luogo d’incontro diurno e notturno.
Questo dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, come il degrado delle zone abbia rotto tutti gli argini della decenza e del buon vivere.
Alberto Monticelli Francesco Ponzanelli