“Sulla Chirurgia Generale e Vascolare della Spezia, se non ci fosse da piangere, visto che si sta giocando sui malati, ci sarebbe da buttarsi via dalle risate.
L'Assessore Regionale alla Sanità dovrebbe tornare a visitare il nuovo reparto di Chirurgia Generale dell'Ospedale Sant'Andrea della Spezia. Perché o la stanno prendendo in giro assieme a noi o lei conosce la reale situazione e gli unici fessi siamo, appunto, soltanto noi che ancora ci beviamo qualunque cosa. E delle due opzioni non saprei definire quale possa esser la più grave.
La grande festa, di pochi giorni fa, per inaugurare il nuovo reparto in cui è stata trasferita la Chirurgia Generale e quella Vascolare si è conclusa, come sempre, con i migliori sorrisi.
Locali appena ristrutturati, reparto tirato a lucido e soprattutto gli arredi: nuovi di zecca e coordinati all'ambiente circostante.
"Un applauso alle cose che finalmente iniziano a funzionare", dovremo dire.
E invece no, non possiamo farlo: gli arredi erano nuovi, è vero, ma erano di scena.
Sono infatti serviti soltanto per l'inaugurazione. Conclusa quella, spenti i sorrisi e calato il sipario, sono stati tutti rimpacchettati, caricati su un furgone e spediti, in gran fretta, a Sarzana per un'altra inaugurazione: quella della Struttura Semplice Multidisciplinare.
Ed ecco così rispuntare, nel nuovo reparto di Chirurgia, i vecchi arredi, scelti nel mucchio tra quelli ridotti un po' meglio ma pur sempre vecchi e assai poco funzionali.
Una situazione tragica che fa il paio col degrado generale di tutta la struttura ospedaliera e con quel mancato intervento sulla Ortopedia-Traumatologia di cui dobbiamo chieder conto in Consiglio Regionale.
Ma le criticità della Chirurgia non finiscono qui e toccano come sempre la pesante carenza di personale che incide, per forza di cosa, sulla qualità di vita interna alla corsia: dal punto di vista dei malati e da quello dei lavoratori.
Con l'inaugurazione del nuovo reparto infatti ben 6 unità infermieristiche sono finite, in un baleno, altrove, a coprire ferie ed esigenze di altri reparti.
Di conseguenza ora si contano appena 2 infermieri a turno per seguire 22 pazienti afferenti a due strutture complesse diverse e che necessitano quindi di cure, terapie e protocolli differenti.
2 soli infermieri per gestire i malati ricoverati, spesso critici e da monitorare costantemente; i prericoveri con tutti gli esami diagnostici del caso; le dimissioni protette col controllo dell'andamento post-operatorio, le medicazioni e l'idoneità delle terapie assunte; le urgenze, non di rado critiche, che possono arrivare in qualunque momento della giornata.
È chiaro che così non si possa andare avanti. Dopo due anni di governo e una nuova azienda sanitaria in più la Giunta Regionale dovrebbe iniziare a dare delle risposte concrete visto che: se il vento è cambiato la direzione continua ad esser quella sbagliata”.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria