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Sarzana, in Consiglio cambiano le "postazioni" ma non la musica In evidenza

di Luca Manfredini - Esordio del nuovo Consiglio Comunale sarzanese dopo le intrigate vicissitudini degli ultimi mesi, Damiano Lorenzini conduce ufficialmente il suo primo Consiglio prendendo il posto di Paolo Mione nella carica di Presidente.

 

È un Lorenzini costretto a prendere atto velocemente della necessità di imporsi, in breve conscio, come un arbitro di un'importante partita di calcio, di non potersi lasciarsi sfuggire il gioco di mano.
Redarguire l'ex Presidente Mione, come pure il Sindaco, all'inizio crea forse un po' di imbarazzo, ma diventa necessità dovuta e Lorenzini ne fa presto virtù.

Le postazioni sono cambiate si, Mione siede tra i Consiglieri come capogruppo della sua formazione, mentre Lorenzini (ora di fianco al Sindaco Cavarra), lascia il suo posto di capogruppo Pd al Consigliere Mario Torre, ed il V.Presidente Carlo Rampi viene sostituito dal Consigliere Andrea Antola.
Ma non sono cambiate le sfide in corso da tempo e, se possibile, i rancori sono ulteriormente aumentati.

L'argomento clou in discussione nella serata è di quelli importanti e da tempo rinviati ed il Consiglio si infiamma velocemente, il "CALLL" (Centro Agroalimentare Levante Ligure e Lunigiana), partecipata del Comune al 78%, è tema sentito da tutti gli attori e la presenza dovuta del Presidente del Centro, Giovanni Destri, non raffredda certo gli animi, anzi.

Esordisce cosi il proponente dell'ordine del giorno, Paolo Mione: "Ho una domanda per il Pres. Destri, ci può rendere edotti delle sue precedenti esperienze amministrative? Quante società ha già gestito? Quali studi ha fatto? Da Segretario del Pd sarzanese a Presidente del Pallodola è un salto non male, quale sono stati i requisiti richiesti per la nomina? Lo abbiamo chiesto più volte al Sindaco ma mai nessuna risposta, e quando il primo cittadino non risponde è sempre un problema per la città, ci risponda lei Presidente Destri.
Acam non ha insegnato nulla? Vogliamo continuare a ripetere gli stessi errori?
Il Sindaco ha dichiarato nella precedente discussione sul Pallodola che non poteva incidere sulle scelte di Destri, pena una denuncia da parte sua se avesse interferito. È vero? Avrebbe denunciato il Sindaco davvero? Ce lo dica, ci dica si o no, perché dobbiamo sapere se il Sindaco racconta le bugie e, già che c'è, ci racconti con chi ha trattato, chi erano i responsabili delle società con cui ha parlato? Lo sanno tutti qui dentro e fuori, ormai è di pubblico dominio, non ometterà ancora i nomi vero? Chi è il rappresentante della Basco con cui ha trattato? Lo racconti ai suoi soci, perché i suoi soci meritano di sapere, i suoi soci sono i cittadini sarzanesi!
Al bando effettuato e poi rigettato avete proposto il minimo e rifiutato l'offerta ben più vantaggiosa ricevuta, un'abilità amministrativa niente male, forse che sia stato merito degli avvisi ricevuti dal Consiglio Comunale che vi aveva allarmato, speriamo. Il Sindaco si era impegnato a non costruire più e ora lo fa sul terreno comunale, senza neppure dichiararlo, in barba alla trasparenza".

L'argomento risaputo in ballo è il progetto di costruzione di un nuovo insediamento commerciale di 3800 metri quadrati e 140 posti auto, un supermercato "Cash & Carry" lungo il parcheggio esterno del Pallodola, dove ora sostano a pagamento grossi autoarticolati alla modica cifra di 18.000 € l'anno, molto molto meno di quanto costerebbe un parcheggio in centro tutto l'anno per l'auto di un normale cittadino.

Altrettanto risaputa la replica immediata e secca del Consigliere Sara Frassini, una sfida con Mione che si perpetra costante: "È un peccato che il nostro regolarmento comunale non preveda l'obbligo di discutere sul merito dell'argomento trattato, ciò consentirebbe ai Consiglieri di valutare meglio l'ordine del giorno proposto, l'incongruenza tra quello che dice Mione e la realtà è grave, sembra che lei non abbia neanche letto la modifica allo statuto del Pallodola, bastava una semplice interrogazione.
Lei Mione ha sempre firmato tutte le varianti ed ora è diventato un puro. Per capire meglio le cose basta informarsi invece che sparare baggianate come sta facendo lei".

E Mione interrompe il tutto, il battibecco con la Frassini sale e Lorenzini deve imporre sin da subito il proprio ruolo.

"Un Sindaco ammutolito da più Consigli che si fa difendere dall'ex candidato di destra, ora diventata ufficiale mastino a suo servizio", rincara la dose Mione.

Gli interventi si susseguono ufficializzando il netto distinguo, anche in questo argomento, tra maggioranza coesa e opposizione ben compattata dopo le vicende Giannini/Mione, un muro contro muro in cui contano solo i numeri in campo, in cui nessuno convincerà nessuno, se non, solo, i propri colleghi di schieramento.
Da una parte è schierata l'Amministrazione Cavarra ed il pres.Destri, dall'altra le opposizioni, i Sindacati, Confesercenti e, ultimi ma non ultimi, i commercianti sarzanesi uniti nel coro contrario alla realizzazione dell'opera, che andrebbe ad ampliare l'offerta commerciale nella Variante a discapito della sopravvivenza del commercio di prossimità.

In tutti gli attacchi viene evidenziato come sia risaputo che la CALLL non versi in buone acque, ad un giro di affari e debiti milionari corrispondono bilanci positivi si ma con cifre irrisorie, e questo a fronte di un indebitamento in corso di 7.749.000 per 11 mutui contratti, cui aggiungere un altro prestito quinquennale per 50.000 €, a dimostrazione secondo gli oppositori, che la Società non sia in grado di autofinanziarsi.
Inoltre i primi cinque mutui contratti con Cassa depositi e prestiti, totalmente a carico del Comune di Sarzana, come denuncia Chiappini, che non ha stipulato garanzie fideussorie ma ha garantito la Società con pagamenti anticipati rimborsati in un secondo tempo, facendo cosi da cassa alla Società.
Il "Guardi Sindaco che poi non paga il Partito bensi i cittadini" diventa una costante di Consigliere in Consigliere.

La maggioranza difende invece in toto le scelte fatte, la Società non sperpera e non rischia, ma solo valorizza e fa crescere un bene del Comune, i mutui contratti sono stati fatti per costruire, investire e manutenzionare, tutte necessità che mantengono e potenziano il valore della società, un grande Centro agroalimentare allargato il cui valore è quantificabile in 11 milioni di € a fronte del debito di circa 8 milioni.

Il Sindaco Cavarra interviene a difesa del CALLL e della nuova costruzione commerciale: "L'immobile ha come destinazione il commercio all'ingrosso e non al dettaglio come si è voluto far intendere ai cittadini sarzanesi, una costruzione pari a 3.813 metri quadri.
Questa capacità edificatoria rientra pienamente nella superficie prevista del piano regolatore, che ha un indice di edificabilità sull'area ancora di 34.578 metri quadri, attualmente ne sono utilizzati solo 16.000.
Questa pratica è soggetta esclusivamente alla presentazione del progetto edificatorio e non ha necessità di passaggi Consiliari perché è un "costruire diretto" previsto dal piano regolatore.
Il bando attivato è stato rigettato perché non ritenuto sufficiente ed era ben specificata la facoltà del Centro di non aggiudicare la gara se non ritenuta congrua, una cosa molto garantita.
Inoltre non era prevista la garanzia del Comune e per il finanziamento dell'opera poi rigettata, già una banca aveva dato l'ok con la formula del "leasing immobiliare".
Nonostante queste sicurezze il CDA ha deciso di non proseguire e cambiare procedura.
Il precedente progetto del 2013 prevedeva una edificazione di 4.400 metri quadri e, nessun Consigliere presente in Consiglio oggi, aveva mai gridato allo scandalo.
Il Cda ora ha deciso di proseguire nella giusta valorizzazione del proprio bene e affidato ad un professionista qualificato il nuovo bando di gara teso ad affidare un "diritto di superficie" senza rischio per la Società.
Evidenziare le cose negative, cercare sempre il pelo nell'uovo da parte di alcuni consiglieri ed evitare le cose positive è prassi consolidata, nel mentre noi lavoriamo per progredire".

Ovviamente sulla stessa linea l'intervento del presidente Destri che racconta la storia di CALLL sin dalla sua nascita e rassicura Comune, città e cittadini sul percorso iniziato, un percorso che darà buoni risultati per tutti: "Una società molto oculata sempre in attivo in un segmento cosi difficile come l'ortofrutta, la lungimiranza di chi mi ha preceduto e il rafforzamento che noi stiamo effettuando può assicurare sogni tranquilli al Comune, socio di maggioranza, per almeno 10 anni. Mi chiedete il curriculum? Ho fatto tante cose nella vita e le ho fatte tutte bene".

Le risposte del Sindaco e di Destri, definite "non risposte", non convincono l'opposizione, l'idea di avere considerato un "Leasing immobiliare" inoltre crea strascichi nelle discussioni perché considerato uno strumento "pre fallimentare" ma il Consiglio si interrompe senza votare sull'argomento in questione.
Il Consigliere Mione chiede il rinvio della discussione per potere partecipare ad una importante riunione politica del suo partito alla Spezia e la richiesta viene accolta, pur tra le perplessita del Capogruppo Pd Mario Torre che definisce indice di poca serietà concludere il Consiglio, senza  votare sull'ordine del giorno in corso.

Viene calendarizzato un nuovo Consiglio entro fine mese, dove si partirà direttamente con le dichiarazioni di voto sul progetto di CALLL, votazione che, al momento, non pare destare nessuna sorpresa.

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