Liguria dove negli anni della seconda guerra mondiale numerosissimi padri di famiglia partirono per cercare fortuna nelle americhe e tantissimi di essi trovarono lavoro e prosperità in Venezuela.
Tra questi anche i genitori dei cugini Donatella e Gianni Saporiti, figli rispettivamente dei fratelli Pietro e Osvaldo Saporiti, fratelli che seppero portare alto il nome dell'Italia a Caracas, città che negli anni 50 / 60 si trovò in pieno boom economico.
I due fratelli raggiunsero il primo dei figli di Rosa Benveuto e Giobatta Saporiti monterossini doc, Giuseppe emigro nel 1935 e dopo pochi anni chiamò Osvaldo e Pietro.
Erano anni di sacrifici racconta Donatella quarta di quattro figli di Pietro, ma il papà ci fece studiare e tutti ci siamo laureati, cosi come per altro fece il papà di Gianni e Rosalina.
Tutti in paese ricordano i fratelli Saporiti, che nel 1960 donarono una statua alla Chiesa di San Giovanni Battista, statua raffigurante per l'appunto San Giovanni benedicendo la folla.
Ma torniamo a noi, oggi in Venezuela il popolo ha raggiunto un grandissimo obiettivo, un Plebiscito popolare al fine di preservare la democrazia contro la costituente che l'attuale presidente Maduro vorrebbe imporre, un Plebiscito promosso dal Parlamento venezuelano attualmente osteggiato da Maduro, che al momento nonostante tutto ha nelle mani la maggioranza democratica votata alle scorse elezioni da 14 milioni di persone.
Al centro del Referendum popolare tre temi cruciali per il futuro del paese latino americano, la proposta di Assemblea Costituente avanzata dal presidente Maduro, la richiesta alle Forze Armate di difendere la Costituzione e la legittimità del Parlamento democraticamente eletto, e il rinnovo dei poteri pubblici secondo quanto previsto dalla Costituzione Venezuelana contestualmente con la convocazione di libere ed immediate elezioni a suffragio universale che diano poi vita ad un governo di unita nazionale I cugini Saporiti oggi si sono incontrati all'Hotel Rex di Genova dove un gruppo di volontari venezuelani residenti in liguria, hanno organizzato dalle 10 alle 13 un centro di votazione, alle 12 già avevano votato circa 100 persone provenienti da varie parti della Liguria, di cui una decina provenienti dalla Provincia della Spezia.
Un risultato che è andato ben al di la delle aspettative, che nel mondo ha registrato migliaia di centri di votazione, che per fino ha interessato l'Arabia Saudita e l'Algeria.
La situazione economica oggi, del Venezuela è disastrosa, commenta Donatella che da oltre 20 anni vive a Monterosso, là ho ancora mia mamma i miei fratelli e svariati nipoti.
Fino a 15 anni fà si stava ancora bene, oggi figuratevi trovare pane o farina è difficilissimo, non parliamo di latte carne o medicine che hanno raggiunto prezzi da caviale e champagne.
Un vero peccato purtroppo, ma la nostra fede è grande ed il voto simbolico di oggi sicuramente farà definitivamente cadere questo governo, che non ha voluto sentire il popolo nonostante si professi socialista, e da domani a Caracas ed in altre parti del Venezuela, come da oltre 100 giorni continueranno gli scioperi e le battaglie di strada, che vedono contrapposti ragazzi a mani nude contro polizia armata di tutto punto.
Insomma un Davide contro Golia, per una democrazia vera ed un ritorno al Governo del paese di gente preparata ed onesta.
(Testo: Nicola Busco)
