Una protesta formale del Sindaco Andrea De Ranieri sulla gestione, da parte del Governo, dell'emergenza migranti, che ha portato entro breve la discussione su livelli ben poco gestibili da un Comune, ma ha appassionato le parti in causa.
L'ordine del giorno presentato concludeva, dopo un ampio excursus sull problematica migranti sin dall'avvio dell'operazione "Mare Nostrum" del 2013, con queste richieste:
- "Il Consiglio Comunale chiede al Governo italiano di perseguire una politica di concreto aiuto nei paesi di provenienza dei migranti.
- Di perseguire la modifica dei meccanismi di equa distribuzione di migranti tra i paesi europei, anche eventualmente con la modifica del trattato "Dublino III".
- Di impedire la partenza dei barconi attraverso la costituzione di un blocco navale al limite delle acque territoriali libiche e tunisine.
- Di bloccare l'accesso ai porti italiani delle navi che abbiano soccorso profughi.
- Di contrastare il traffico di esseri umani inasprendo le pene per scafisti ed affiliati.
- Di effettuare i reimpatri dei migranti cosiddetti economici.
- Sollecita inoltre la Prefettura della Spezia a chiedere il consenso preventivo da parte dei Sindaci, nel caso di invio immigrati in strutture site nel proprio Comune.
- Impegna il Sindaco a non concedere l'utilizzo di strutture comunali per l'ospitalità di immigrati in attesa dell'effettivo riconoscimento dello status di rifugiato.
- Invia a tutti i Presidenti dei Consigli comunali della Provincia della Spezia il presente Ordine del Giorno per associarsi alla protesta formale del Comune di Ameglia nei confronti del Governo nazionale.
De Ranieri ufficializza così la sua contrarietà ad accettare imposizioni da parte della Prefettura, sia per questioni di principio, sia per la mancanza di spazi idonei e personale atto al supporto migranti.
Pur rimarcando il suo impegno a lavorare ad un ampio progetto Sprar avviato con Castelnuovo e Luni, ma ritardato dalle Amministrative di quest'ultimo.
Immediata la replica dei Consiglieri di opposizione della lista "Insieme per Ameglia" che accusano il Sindaco di demagogia, di non avere mai coinvolto, nonostante le richieste, la minoranza e di non avere avviato da tempo un'organizzazione preventiva su cio che era ben scontato che succedesse.
Ameglia, come risaputo, si è svegliata un giorno scoprendo di avere 6 migranti ospitati nel borgo storico, posizionati li, in accordo con il Prefetto, da una cooperativa toscana.
Un "parcheggio" privo di gestione lo ha definito il Sindaco, persone sballottate in giro per l'Italia e poi abbandonate in un appartamento comprato all'asta dalla cooperativa, entro breve spostate nel Centro di accoglienza sarzanese "Ex Zebra" e sostituite da una famiglia irachena di cui si sono perse le tracce dopo un giorno. (ne abbiamo parlato qui)
"Il Sindaco ha impostato così l'Ordine del Giorno di questo Consiglio, organizzato in urgenza e fuori dalle prassi regolari, proprio per obbligare il nostro voto contrario, non un Consiglio Comunale ma solo propaganda politica per accontentare isuoi ettori - dichiarano i Consiglieri Fontana e Pisani - un Ordine del Giorno non originale e sulla falsariga della prassi del CentroDestra.
Dobbiamo tranquillizzare la cittadinanza e non spaventarla incentivando, tra l'altro, possibili razzismi. Questa emergenza va gestita senza populismi e l'esempio dei soldi mancanti alle scuole pubbliche per colpa dei migranti, usato dal Sindaco, è il massimo della vergogna. Il Sindaco ben sapeva da gennaio, avvisato allora dalla Prefettura, dell'eventualità, il rischio che poi si è concretizzato ne ha dimostrato inedia ed inadeguatezza".
La definizione "Emergenza" non piace a De Ranieri che lo considera un termine inappropriato: "L'emergenza in quanto tale ha una breve scadenza temporale, suggeriremo al Prefetto un cambio di visione, da emergenza a realta stabile. Noi siamo stati travolti dalla realtà di questa emergenza, al punto che non sappiamo neanche se, in questo momento, abbiamo ospiti o solo un appartamento vuoto, esseri umani che si dileguano in breve nelle maglie troppo larghe di questa disorganizzata filiera. Dobbiamo fare da ammortizzatore tra uno Stato che impone senza gestione ed un'accoglienza invendibile ai cittadini, dove i migranti economici rimangono ed i profughi spariscono. Devo tollerare una gestione del genere che va contro i diritti fondamentali dell'uomo?
No, è lesivo per gli accolti e per gli accoglienti, la mia comunita. Il nefasto progetto di Anci che ha lavorato solo a mo' di ragioniere sui numeri, numeri a pioggia senza nessuno che valuti le comunità ospitanti, numeri che continuano a raddoppiare in base ai flussi entranti, Sprar o non Sprar.
Dove abbiamo gli immobili da dedicare per aderire, dove metto i 20 previsti che aumenteranno ancora, nei moduli abitativi? nelle tende che andiamo a togliere alla Protezione Civile sperando che non necessitino davvero per un'emergenza vera? Non ho strutture e posso solo che aiutare un progetto Sprar comune, aiutare ma non ospitare".
Il "controcanto" è immediato: "Con lo Sprar i Comuni hanno diritto a sovvenzioni per la ristrutturazione di immobili, possono concordare gli arrivi ed avviare preventivamente percorsi di integrazioni utili, chi si è fatto carico del problema ha ragione, chi come De Ranieri ha sempre detto no sbaglia.
Avete la supponenza di gestire problemi internazionali senza neanche riuscire a gestire i piccoli problemi comunali".
I "botta e risposta" si susseguono per piu di due ore e un compromesso pare irraggiungibile, ognuno rimane con la propria lettura compreso gli attivisti del presidio davanti al Comune, dove Forza Nuova manifesta contro l'accoglienza e continua la raccolta firme.
Si arriva alla scontata votazione dove i 4 consiglieri di minoranza votano contrari all'Ordine del Giorno contro tutta la maggioranza favorevole:
"Il nostro voto è contrario, contro questa Amministrazione che usa un delicato tema in maniera demagogica, una problematica tra l'altro palese da tanto tempo - conclude la Fontana - che ci lucrino sopra è innegabile ma, che li si lasci lucrare anziché prendere e gestire come Comune, è molto più grave".
Sindaco: "Non ho lasciato iniziative a nessuno, il governo da il permesso a tutti gli aventi diritto di acquistare e gestire e obbliga poi i Comuni.
Se tutti si rifiutassero ci sarebbe un reflusso di queste persone ed un controllo superiore su chi veramente è un rifugiato e giustamente può ambire.
Questo documento serve a dire no proprio a chi può abusare di questo sistema in eterna emergenza, i comuni non possono gestire e metterci bocca, è il sistema sbagliato, sia in Cas (Centri Accoglienza Straordinaria) che in Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati)".