Gli impegni e le promesse di Peracchini lanciati in campagna elettorale.
I giochi sono fatti, le urne hanno parlato e soprattutto deciso, le matite, graffianti, hanno urlato dalle schede elettorali la voglia di cambiamento. E dunque si cambia, come pronosticava chi sapeva ascoltare il vento.
Fra le macerie del centro sinistra c’è ancora chi non si vuol rendere conto di quello che è accaduto, chi non aspettava altro che questa sconfitta e chi è sinceramente dispiaciuto e sta pensando a come reagire e cosa fare nei prossimi 5 lunghi anni di centro destra. Lasciamo da parte per ora lo psicodramma dell’ex partito di maggioranza e vediamo invece cosa succede dall’altra parte.
Prima di tutto sgombriamo il campo da retropensieri: Peracchini ha vinto bene, è stato il “goleador” giusto che ha saputo trasformare in rete il sapiente lavoro di regia intessuto dal presidente Toti, non ha avuto problemi a dialogare e lavorare con tutte le componenti del centro destra e a compattarle di fronte alla battaglia elettorale: non una sbavatura, non un tentennamento o un distinguo, nemmeno nei confronti delle parole d’ordine della Lega che non si collocano propriamente nell’alveo culturale e politico del Sindaco ma, tant’è: in guerra, in amore e, come si sa, anche in campagna elettorale tutto è permesso. E dunque giriamo pagina e guardiamo al futuro e alle cose da fare per il bene della nostra città e dei suoi abitanti.
La prima vera grande sfida del neo Sindaco sarà la composizione della squadra di comando: riuscirà il conciliante Peracchini a scegliere in autonomia i propri collaboratori, magari anche in parte, visto che comunque le urne hanno fornito alcune indicazioni molto chiare in termini di preferenze? Riuscirà a buttare dentro Palazzo Civico una nuova classe amministrativa, specchio della società civile e reale o dovrà, suo malgrado, usare il vecchio bilancino della politica e delle richieste dei partiti e delle liste che lo hanno sostenuto in campagna? Vedremo se saprà stupirci e se quel “tornado” da lui annunciato soffierà davvero su Piazza Europa o se ci dovremo accontentare di una bava di brezza.
In questi giorni mi sono spulciato tutti i post del nuovo Sindaco lanciati su Facebook durante i mesi di battaglia elettorale, annegati tra decine e decine di foto del suo fido Bucky. Il carniere delle idee, delle proposte e delle promesse è giustamente pieno fino all’orlo e forse oltre. Addirittura in un documento Pierluigi Peracchini ha elencato anche le priorità di intervento che si è impegnato ad affrontare nei suoi primi cento giorni di governo. Dopo il meritato momento di godimento del successo, dopo le celebrazioni ufficiali dell’insediamento, dopo la composizione della squadra, dovrà partire lancia in resta a cominciare a “scaricare a terra” idee, impegni e promesse, da quelle più strategiche a quelle incombenti e incalzanti. Pensiamo di fare cosa utile, a lui e ai cittadini, ricordare gli obiettivi annunciati in campagna elettorale e che ora dovranno trovare una realizzazione e che noi della Gazzetta della Spezia, come abbiamo fatto con la Giunta precedente, monitoreremo e seguiremo con attenzione.
IMPEGNI PRESI DA PERACCHINI E IL CENTRO DESTRA PER I PRIMI 100 GIORNI:
1) Una città più pulita e ordinata;
2) potenziamento della Polizia Municipale con investimenti sia in personale (che vuol dire assumere o spostare persone) che in tecnologia;
3) sostituzione delle attuali condotte idriche in amianto;
4) completamento del sistema di depurazione delle acque del Golfo;
5) creazione di aree di sosta gratuite nel centro storico per agevolare i commercianti e i residenti; manutenzione straordinaria dei marciapiedi e delle aree verdi;
6) veloce conclusione di tutte le opere previste dal piano regolatore portuale;
7) interventi di fiscalità agevolata e semplificata per le imprese che vorranno investire a Spezia;
8) riduzione della tassazione locale per chi crea nuova occupazione.
Tutto questo da fare (o da impostare seriamente) entro e non oltre la fine di settembre!
Ci sembra un programma un tantino ambizioso ma non abbiamo dubbi, conoscendolo, che Peracchini ci proverà perché è anche su questo che si è basata la scelta dei cittadini.
Nei prossimi giorni ricorderemo anche gli impegni più a medio termine e quelli strategici.
Per ora accontentiamoci dei primi 100 giorni: la carne al fuoco non manca e noi vigileremo sulla… cottura!