La passerella del centrodestra
Martedì 27 giugno. Percorrendo via del Torretto direzione piazza Sant’Agostino, la voce di Tina Charles con la sua “I Love To Love” si fa sempre più insistente. Ore 20.30: una folla piuttosto consistente si sta ammassando di fronte ad un palco allestito per l’occasione, ricolmo di palloncini arancioni. Una scritta inequivocabile sul fondo del palco “Pierluigi Peracchini". Per chi avesse trascorso gli ultimi giorni su Marte ricordiamo che le elezioni amministrative spezzine hanno consegnato la fascia tricolore al candidato del centrodestra Pierluigi Peracchini con un netto 60% a 40%.
Arancione come il colore dell’esperimento politico, vincente in Liguria, che ha visto l’unione del centrodestra per le amministrative appena trascorse e che hanno consegnato ad esso sia La Spezia che Genova.
Attorno al palco gironzolano comprensibilmente sornioni i diversi fautori di questa storica vittoria: l’assessore regionale alle infrastrutture, ambiente e difesa del suolo Giacomo Raul Giampedrone, la consigliera regionale Stefania Pucciarelli, il neo-apparentato Giulio Guerri che si è unito durante le amministrative alla “battaglia” del centrodestra, l’altro neo-apparentato Agostino Cucciniello, l’assessore regionale allo sviluppo economico e imprenditoria Edoardo Rixi (Giovanni Toti ha rivelato al pubblico che Rixi, a tre anni di distanza dal matrimonio, non è ancora riuscito a partire per il viaggio di nozze con la moglie causa mancanza di tempo) ed il consigliere regionale Andrea Costa.
Mancano ancora i due protagonisti: il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, autore di quello che molti definiscono l’esperimento per portare il centrodestra alla vittoria alle prossime elezioni nazionali e Pierluigi Peracchini colui il quale rivestirà il ruolo di sindaco della città nonostante il suo fido Bucky (il suo pastore scozzese co-protagonista della campagna elettorale del candidato del centrodestra) si sia offeso vista l’assenza del suo padrone da casa per gli impegni politici.
Si dia inizio alle danze
Il primo a prendere la parola è Giacomo Giampedrone: “Là in fondo c’era il point del candidato Paolo Manfredini (centrosinistra), mi hanno detto che alle 23:15 non c’era più nessuno, questa è stata la più grande soddisfazione di quella serata (si riferisce al 25 giugno, giorno del ballottaggio). I nostri ringraziamenti a chi ha deciso di unirsi a noi in questa sfida, Giulio Guerri e Agostino Cucciniello”.
Ed è proprio Giulio Guerri che prende la parola subito dopo l’intervento dell’assessore regionale: ”Anche chi crede nei valori del 25 aprile non deve avere nessuna remora nel dire che abbiamo alla Spezia un secondo 25 aprile che è il 25 giugno 2017, data che verrà ricordata negli annali della storia futura come la liberazione di una città soggiogata da un potere arrogante, squallido ed incapace, che si è distinto solo per soprusi, per clientelismi, per danni e fallimenti. Ci sono i presupposti per la creazione di un qualcosa di nuovo che possa dare speranza alla nostra città! Questa responsabilità è riposta in tutti noi ma soprattutto è affidata alla persona che dobbiamo riconoscere come il miglior sindaco possibile per la città, Pierluigi Peracchini!”
Piccolo appunto: comprensibile l’euforia di Giulio Guerri come di tutti quelli che hanno contribuito ad un risultato che, scevro da giudizi di merito, è storico per La Spezia. Sinceramente parlare di un secondo 25 aprile per la città è “forse” un tantino esagerato, non perché il 25 aprile debba rimanere tematica di una sola fazione, quanto piuttosto perché si stanno confrontando due situazioni completamente diverse, ed è sinceramente difficile rivedere in Giulio Guerri e negli altri fautori di questa vittoria i partigiani del nuovo millennio.
Dopo svariati interventi è la volta di Giovanni Toti, in molti gridano “A Roma! Ti vogliamo a Roma!”, ma il presidente della Liguria sorvola sornione la questione. Durante il suo intervento un gruppo di ragazzi si avvicina al palco avvolto da una grande telone tricolore con il quale hanno ricoperto le prime file inneggiando un coro che abbiamo già sentito la sera della “presa” del consiglio comunale “Chi non salta è un comunista!”. Il tutto dura qualche secondo, fortunatamente, viste le temperature tropicali raggiunte sotto l’italico telone. C’è consapevolezza all’interno del centrodestra che, nonostante l’indiscussa vittoria in Liguria ed in altre regioni, si presenta una questione da risolvere in vista delle future elezioni nazionali. Chi sarà il candidato del centrodestra per la volata a Roma? Matteo Salvini, leader del Carroccio, di sicuro non vede di buon occhio il ritorno di Silvio Berlusconi premier, quest’ultimo ricambia il pensiero nei confronti del leader della Lega. Quindi Giovanni Toti potrebbe essere veramente il volto che porterà il centrodestra unito a vincere le prossime elezioni? Vedremo, intanto prosegue la festa in Piazza Sant’Agostino.
“Qui alla Spezia abbiamo fatto la storia della città. Per ottenere questo risultato abbiamo lavorato ininterrottamente da due anni a questa parte”.
Ovviamente, per concludere la seratta, l’ultima parola spetta a Pierluigi Peracchini: “Senza il vostro coraggio non saremmo qui. Quando sono stato contattato da Giovanni Toti per ricoprire il ruolo del candidato del centrodestra per le amministrative ho pensato a come poter dare una prospettiva diversa per questo comune avendo giornali, ministri, sindaci, consiglieri regionali e Autorità Portuale contro. L’unica possibilità, ho pensato, è quella di formare una bella squadra ed un bel progetto”.
Il neo-sindaco prosegue raccontando di come, alcuni amministratori delle società partecipate, lo abbiano contattato per discutere con lui sul futuro delle stesse e dei loro incarichi, ma Pierluigi ha fatto “muro”: “Le dimissioni devono essere di tutti gli organi di tutte le società. Quelli che hanno fatto campagna elettorale contro di noi le devono dare, non tollero discussioni. Le persone vogliono fatti concreti, ieri ho dato i primi segnali, nei prossimi giorni appena ci sarà la squadra ne daremo altri e decideremo assieme cosa è meglio per voi, per noi, per fare una città stupenda degna del Golfo dei Poeti!”
Mentre qualcuno stringe la mano al nuovo sindaco della Spezia, altri si dileguano verso le proprie dimore o rimangono a chiacchierare e c’è chi accenna un principio di ballo, accompagnato da “Daddy Cool” dei Boney M.