Come Psi da subito abbiamo chiesto l'abolizione dell'IMU sulla prima casa - dichiara Maurizio Viaggi, segretario del Partito Socialista Ligure - così come non possono essere trattati nella stessa maniera la villa, l'appartamento al mare o l'investimento immobiliare, con la casa di famiglia della Val di Vara o della Lunigiana, che non è un capitale ma la testimonianza di un legame al territorio natio da parte di chi lo ha dovuto lasciare per lavoro, magari immigrando all'estero.
Al principio costituzionale di tutela della prima casa, frutto dei sacrifici e del lavoro di tante famiglie, si aggiunge la drammaticità degli eventi con le alluvioni che hanno colpito Genova, La Spezia, Lunigiana e il terremoto nella vicina Emilia, che determinano l'urgenza di esentare tutti i cittadini e le piccole imprese dei comuni coinvolti, dal pagamento della nuova imposta. A questi non si può chiedere di pagare l'IMU, siano vittime del terremoto che dell'alluvione.
E' però evidente che l'IMU, imposta municipale unica, rende i comuni esattori mentre il beneficiario principale è lo stato ed è quindi al governo che il Psi ligure ribadisce la richiesta di esentare dall'IMU la prima casa, agevolare i proprietari di quelle le case rurali in quei territori che hanno subito il fenomeno dell'immigrazione, esentare tutti i territori colpiti dalle recenti alluvioni e dal terremoto. Chiediamo che, in alternativa all'Imu sulla prima casa, con una politica di bilancio e fiscale che si basi sull'eliminazione dei privilegi e sull'equità nei sacrifici – chiede Viaggi - siano destinate adeguate risorse ai comuni. Siano rivisti i rigidi parametri del patto di stabilità che non consente alle pubbliche amministrazioni, comprese quelle "virtuose", di pagare i propri fornitori, garantire i servizi sociali, effettuare investimenti e rilanciare l'economia. Il paese non si salva colpendo con nuove tasse i lavoratori e le famiglie, occorre una politica che coniughi rigore con equità e sviluppo, questa è la proposta dei socialisti.