“Massima rapidità e rigore nelle indagini per capire le cause dell’incendio e un’accelerazione definitiva alla realizzazione delle opere di sicurezza idraulica del Parmignola e del piano spiagge”: lo chiedono il senatore Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione ambiente, e Juri Michelucci, consigliere regionale, lanciando anche un appello al prefetto Antonio Lucio Garufi, in conseguenza del rogo che ha distrutto la stalla della Tenuta di Marinella, lasciando dietro di sé una strage di vitelli, danni ingenti e un futuro più difficile nel processo di rilancio dell’attività e di valorizzazione del territorio.
“È importante - osservano Caleo e Michelucci - arrivare quanto prima alla scoperta della verità. I cittadini, gli operatori della Tenuta e tutti noi non vogliamo restare nell’equivoco e vivere nel sospetto di una mano dolosa. A voler essere logici, negli ultimi settant’anni nella tenuta di Marinella non sono mai accaduti fatti inquietanti, ora invece nel giro di pochi mesi sono divampati due gravissimi incendi”.
“Da parte nostra – proseguono – abbiamo svolto più sopralluoghi, incontrato operai e dirigenti della ‘Marinella spa’, parlato con i vigili del fuoco. Il rogo ha assestato un colpo durissimo alla Tenuta. Nonostante questo non dobbiamo demordere dal proposito di continuare la strada della rinascita. Il ruolo della Regione e degli enti locali oggi diventa ancora più decisivo e fondamentale. Il governatore Giovanni Toti è chiamato a rompere al più presto gli indugi. C’è da finanziare con due milioni ed avviare i lavori di difesa idraulica del Parmignola. C’è da trovare un accordo sul piano spiagge tra la Regione e il comune di Sarzana. L’attività agricola a questo punto ha bisogno di assolute certezze. Non vogliamo dubitare e pensare che Genova tenda a mantenere immutato lo stato delle cose favorendo il fallimento dell’azienda”.
Caleo e Michelucci sottolineano l’ennesimo no chiaro e netto a idee futuribili di speculazione nella piana di Marinella: “Senza se e senza ma, la vocazione della tenuta deve restare quella agricola, come hanno stabilito a suo tempo i provvedimenti di tutela del territorio!”
Poi ancora ci tengono a esprimere il loro sentimento di gratitudine verso “vigili del fuoco, forze dell’ordine, operai e operatori dell’azienda agricola, cittadini e quanti hanno dimostrato vicinanza per le preoccupazione riguardanti il destino della Tenuta”.
Infine, si dichiarano sbalorditi dalle battute di qualche amministratore riguardanti eventuali class action contro la ‘Marinella spa’: “Meglio non commentare”, tagliano corto.