"Partiamo innanzitutto da un atteggiamento di autocritica, che sarà anche il punto di partenza della discussione collettiva prevista per questa sera, in occasione della riunione di coordinamento". Con un risultato del 2,19% e 835 voti conquistati come dato di partenza, c'è da chiedersi cosa non abbia funzionato, nel sogno di voler intercettare i voti degli scontenti: "Certo è che non siamo riusciti ad intaccare l'astensionismo, dato rappresentativo: abbiamo voluto porci come riferimento per gli scontenti, che comunque hanno preferito non andare a votare".
Come si comporterà dunque Sinistra Italiana in vista del secondo turno? "Decideremo insieme alle altre forze con le quali abbiamo portato avanti questo percorso e, ovviamente, al candidato che abbiamo sostenuto fino a qui. Anche di questo parleremo stasera".
Manfredini, da parte sua, ha già espresso il desiderio di voler compattare intorno a lui tutte le forze di sinistra, riuscendo a conquistare la fiducia di chi, al primo turno, ha portato il suo voto altrove: "Per quel che riguarda Sinistra Italiana, posso dire fin da ora che non ci sentiremo responsabili di una eventuale vittoria di Peracchini, che ovviamente considero preoccupante, considerato anche il risultato ottenuto dalla Lega Nord. Credo che spetti innanzitutto al Partito Democratico lavorare per dimostrare di poter interpretare la voglia di cambiamento che la cittadinanza esprime".
Di un eventuale indicazione di voto, comunque, se ne parlerà stasera e domani anche Manfredini avrà dei dati in più: "Escludo, personalmente, l'apparentamento o accordi per il gusto di conquistare qualche poltrona, ma decideremo stasera se daremo esplicite indicazioni di voto".