#Amministrative2017 - I candidati a confronto, “sfida” all’Urban Center ^{In evidenza}

Il confronto
Lunedì 30 maggio all’Urban Center è andato in scena il confronto tra 5 dei 12 candidati a sindaco in vista delle prossime amministrative. L’iniziativa, voluta e realizzata dai ragazzi di Artisti Uniti e NoMoreGrey, è sicuramente riuscita, data l’ottima risposta del pubblico che ha riempito in poco tempo il piccolo spazio scelto per il confronto. Donatella Del Turco, Lorenzo Forcieri, Paolo Manfredini, Guido Melley e Pierluigi Peracchini si sono dati “battaglia” su temi come il lavoro, il turismo, la raccolta differenziata, l’ambiente ed altri ancora, il tutto moderato da Silvia Lazzaris.

L’incontro si è sviluppato su toni pacati, senza particolari “stoccate” a parte qualche battuta (Guido Melley che dà del discolo a Lorenzo Forcieri ad esempio) che è servita comunque a stemperare i toni di una campagna elettorale sempre più accesa vista la vicinanza della fatidica data dell’11 giugno.

Per quel che riguarda il raccordo tra Università, Marina Militare e turismo Pierluigi Peracchini ha dichiarato: “Penso a tre concetti: patrimonio, futuro e speranza. Turismo, Marina Militare e Università sono un patrimonio che spetta a noi far diventare punto di riferimento fondamentale per il futuro. Le nuove tecnologie ci richiamano ad un mondo diverso, ad un arsenale diverso al quale dobbiamo pensare. Per quel che riguarda la storia della nostra Università dovremo integrare i corsi con una specializzazione più alta perché gli attuali corsi sinceramente necessitano di un salto di qualità altrimenti una persone seria e in gamba non si accontenta di studiare alla Spezia e quindi va all’estero, dobbiamo assolutamente lavorare su questo”.

Mentre Lorenzo Forcieri ha dichiarato: “L’Università alla Spezia ha la caratteristica di essere legata alle tecnologie navali e all’ingegneria nautica e, per una scelta che abbiamo fatto con l’amministrazione comunale e il DLTM, trova sede proprio nell’ex ospedale Falcomatà e ha la possibilità di avere laboratori dentro l’arsenale che si ripropone come elemento identitario in chiave moderna rivolto alle giovani generazioni”.

La successiva domanda della moderatrice si sposta sulle strutture da recuperare e riqualificare in città, al riguardo Paolo Manfredini ha affermato: “Penso ad una offerta su due piani: uno dove ci sia la necessità di richiamare eventi di carattere culturale di un certo tono e rilievo, ma anche un tessuto culturale sviluppato sul territorio che abbia la possibilità di dare voce ad una serie di occasioni usufruendo di spazi attraverso i quali i giovani possano esercitare la loro creatività”.

Mentre Guido Melley ha dichiarato: “Credo che per certi spazi importanti si debba chiedere ad altri soggetti con una certa capacità economica di coinvestire con il Comune. Si deve chiedere ad una parte della città di partecipare alla cura e alla gestione di queste strutture, non si può sempre affidare tutto al comune che oggi ha meno mezzi e risorse del passato. L’anfiteatro di viale Alpi è rimasto in disuso ma è una realtà meravigliosa, adatta a questi scopi, dobbiamo fare uno sforzo di progettazione assieme al mondo della cultura per poter organizzare degli eventi”.

Mentre Guido Melley lancia delle “accuse” perché qualcuno, afferma, si fa suggerire le risposte via sms, si passa alla tematica della trasparenza, quale valore ha la trasparenza nell’utilizzo delle risorse comunali, quindi come gestire ad esempio bandi di concorso? Lo stesso Melley coglie l’occasione per lamentarsi della gestione del bando per l’estate spezzina, tema che ha tenuto banco nei giorni scorsi in città. Mentre, a tal proposito, Paolo Manfredini lancia l’idea di un osservatorio della legalità sul modello di quello che l’associazione Libera sta conducendo a Sarzana, risponde alla lamentela di Melley affermando che il bando è stato emanato nel momento in cui il bilancio è stato approvato attingendo le risorse dal fondo di riserva. Pierluigi Peracchini prende la parola per ribadire che il bando di riserva serve per calamità e altre emergenze, non per organizzare le feste, strappando un applauso del pubblico.

Donatella Del Turco, sul tema della trasparenza dell’amministrazione ha dichiarato: “Non troverete mai i nostri “santini” infilati nei tergicristalli delle vostre macchine perché non è legale, per noi onestà e rispetto delle regole sono due concetti chiave. Io per candidarmi ho dovuto produrre il mio certificato penale e non avere carichi pendenti. Oltretutto non ho conflitti d’interesse di nessun genere ed i miei finanziatori sono i cittadini, perché noi facciamo politica dal basso. Abbiamo messo un vero bilancio partecipato dove i cittadini possono decidere come spendere i loro soldi, anche perché abbiamo sofferto per anni nel veder spendere e sprecare i nostri soldi in determinate opere delle quali non capivamo l’utilità. Noi siamo per il referendum consultivo e propositivo senza quorum, quindi la città si deve esprimere sempre e su tutto e i cittadini saranno ascoltati su tutte le questioni".

Qualcuno in questo giorni ha evidenziato l’assenza degli altri candidati a sindaco come ad esempio Massimo Lombardi o Giulio Guerri. Gli organizzatori dell’evento hanno dichiarato che la scelta di invitare solo 5 candidati è stata dettata dalla mancanza di fondi (le associazioni sono autofinanziate) e spazi e quindi la scelta è ricaduta sui 5 candidati che, secondo i sondaggi, sono i più quotati per la vittoria alle elezioni amministrative.