La proposta di legge, composta di tre articoli, prevede la riduzione a 30 del numero di consiglieri (attualmente il limite massimo è di 50) , oltre al Presidente della Giunta regionale, e la riduzione a 6 del numero degli assessori (attualmente il limite massimo è di 12). La proposta dispone, infine, che le norme siano applicate dalla X legislatura.
Sono stati respinti tre emendamenti proposti da Ezio Chiesa (Gruppo misto-Liguria Viva) che proponevano la riduzione dell'Ufficio di presidenza da cinque a tre componenti e la riduzione a tre degli assessori "esterni".
La proposta di legge era stata approvata in prima lettura il 6 novembre scorso con 38 voti a favore. In quella occasione era stato approvato un emendamento del consigliere Ezio Armando Capurro (Noi con Claudio Burlando) che puntualizza che il Consiglio regionale sia composto "da non più di trenta consiglieri".
Il testo, per diventare operativo, doveva essere approvato nella stessa versione presentata il 6 novembre.
Alessio Saso (Pdl) ha polemizzato con la presentazione degli emendamenti: «Se fossero stati approvati, avrebbero richiesto un terzo passaggio in aula con il nuovo testo, ritardando così l'approvazione definitiva della proposta di legge»..
Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria-Padania) , che ha votato a favore del secondo e terzo emendamento e si è astenuto sul primo, ha invece ringraziato Chiesa: «Non ci stiamo più a condividere responsabilità di mancate scelte del Consiglio regionale. E noi eravamo d'accordo a ridurre l'Ufficio di presidenza».
Chiesa ha replicato a Saso: «Voterò comunque la proposta fatta dall'Ufficio di presidenza. Ma ritengo giusto mantenere le idee che avevo manifestato a suo tempo. I miei emendamenti non andavano contro l'orientamento di ridurre i costi della politica, anzi andavano in quella direzione e garantivano il buon funzionamento dell'ente e, rispetto alle scadenze poste dalla legge, i tempi per l'approvazione in seconda lettura c'erano lo stesso».