"I Giacobini del Golfo sono un movimento civico, critico nei confronti dell'invadenza dei partiti.
Sta ai partiti indicare le linee di politica sanitaria, ma non nominare i primari ospedalieri.
Sta ai partiti indicare all'ACAM quale tipo di raccolta differenziata effettuare, ma non decidere chi all'ACAM fa carriera e chi no, chi e quanti devono essere assunti.
Sono un movimento civico progressista e di sinistra, perché i movimenti civici nè di destra nè di sinistra non esistono: difendere la salute degli spezzini dai fumi della centrale, non volere cemento nella costa e sulle colline, tasse e tributi più favorevoli per i più deboli (comprese le attività produttive e commerciali più deboli) sono valori di sinistra.
Sono un movimento civico che si colloca alla sinistra del PD il quale predica valori di sinistra ma spesso non li attua.
I Giacobini del Golfo hanno lavorato per costruire un'aggregazione di forze civiche e di sinistra.
Non ce l'hanno fatta, il tentativo è fallito.
È fallito per colpa di Sinistra Italiana e di Possibile che hanno deciso di far convergere i propri voti su un candidato, Melley, che si definisce centrista, che rappresenta l'alta borghesia cittadina, che ha responsabilità nelle passate giunte e nella vicenda ACAM.
È fallito per colpa del "civico" Guerri che anzichè accettare un confronto con la sinistra ha preferito rinchiudersi nel suo piccolo orticello senza prospettiva, tenendosi caro il suo sponsor nazionale (già di per sè una vistosa contraddizione per un movimento civico), l'ex onorevole Sgarbi che è, pur con le sue indubbie particolarità, un politico di centro-destra.
A fronte di tale fallimento i Giacobini del Golfo hanno apprezzato la scelta del Partito Democratico di non candidare un nome del proprio partito ma Paolo Manfredini.
Non si tratta di un politico di mestiere ma di un ottimo dirigente scolastico, figlio di una famiglia operaia dell'Arsenale, impegnato in un partito politico, il PSI, che da 25 anni non distribuisce più prebende ed onori, ma difende quei valori di giustizia e libertà che sono il pilastro della nostra Costituzione.
I mercanti sono usciti dal tempio, è rimasto chi onora la memoria di Sandro Pertini.
Per questi motivi i Giacobini del Golfo hanno aperto un confronto sul programma con il candidato Manfredini che è approdato a importanti convergenze e pur nel sussistere di alcune diversità, hanno deciso che saranno con e voteranno per Manfredini.
I Giacobini del Golfo, nella coalizione che si è aggregata intorno a Paolo Manfredini, manterranno sempre il loro ruolo di movimento civico libero e apartitico, di argine all'invadenza dei partiti, di difensore della partecipazione, dell'ambiente, della competenza e della verità.
Se questo ruolo darà fastidio al resto della coalizione ne trarranno le conseguenze, poichè le coalizioni sono frutto di una valutazione contingente, le idee rappresentano, invece, un punto fermo, una scelta di vita.
Sono fiduciosi, però, che Paolo Manfredini, uomo della società civile prima ancora che di partito, socialista e libertario, saprà difendere, apprezzare e valorizzare il loro ruolo".