"Nella città della Spezia prevale la convinzione che la città sia nata con il Regio Arsenale Militare nel 1860, in realtà La Spezia ha avuto un ruolo rilevante fin dal Medioevo, durante il quale uomini e donne risiedevano proprio in questa riva del Golfo - spiega De Luca - Fu la Signoria di Nicolò Fieschi a portare la città ad acquisire un ruolo egemone nel Levante ligure. Tale presenza ha lasciato qualche traccia, come il Castello San Giorgio, antica fortificazione militare oggi restaurata accuratamente. Reperti storici importanti si possono ammirare anche in via Calatafimi angolo via Marsala, dove si evidenziano a vista dei conci regolari e ben squadrati, frutto di una lavorazione antichissima. Ciò indica l'esistenza di un edificio particolarmente prestigioso, a causa dei costi di lavorazione delle pietre; i conci erano lasciati a vista per ostentarne l'accurata lavorazione e quindi la floridezza e il benessere economico dei committenti. Questa costruzione, basata su modelli genovesi, risale probabilmente al 1350".
Prosegue il consigliere comunale: "Dato che è preciso dovere di ogni amministrazione comunale valorizzare e salvaguardare il nostro patrimonio storico, artistico e culturale, De Luca afferma di non comprendere le ragioni per cui vicino a queste testimonianze storiche culturali non siano stati apposti cartelli che spieghino la storia del nostro passato, maturando in chi li legge un rispetto che altrimenti, anche a causa dell'ignorare, viene facilmente meno, con le espressioni che purtroppo ne conseguono: graffiti e lordure varie. Il consigliere comunale più volte negli anni è intervenuto sull’argomento senza risposte esaustive da parte dell’Amministrazione che ha snobbato la richiesta e quindi rivolge un'interrogazione urgente al Sindaco della Spezia per sapere se non intenda apporre, come avviene nelle altre città, targhe descrittive in lingue diverse della storia del reperto storico, sia a uso della cittadinanza, che delle centinaia di migliaia di turisti che visitano la nostra città".