In particolare all'interno del Circolo GD del Golfo, guidato tradizionalmente dalla minoranza dem, vicina a Benifei e Erba, sta nascendo un comitato e un'area di giovani renziani. Uno strappo nuovo che ha come guida il giovane Houssem Dalhoumi, volto noto tra i giovani spezzini, 21 anni, seconda generazione, volontario nel sociale, studente di scienze politiche e responsabile del Forum Immigrazione di via Lunigiana, già noto politicamente per recenti mobilitazioni sulla scuola e i diritti.
"il cambio di area - dice Dalhoumi - arriva dopo un periodo di lunga riflessione che parte dal referendum del 4 dicembre, passa dalla scissione e arriva ad oggi. In un clima come quello attuale, sia a livello locale che nazionale, mi sembra arrivato il momento, in questo congresso, di spostare convintamente l'appoggio mio, e di molti altri, verso colui che ha riportato questo partito ad essere un partito all'avanguardia su temi di grande importanza, a me particolarmente cari. Ritengo infatti pienamente sposabile il programma di Renzi, in particolare sui temi relativi ai diritti civili e alla tutela dei più deboli: riforma e snellimento del sistema delle adozioni, immigrazione, ius soli, biotestamento, conclusione del percorso già avviato in merito alla normativa sul doppio cognome ai figli, reato di tortura, contrasto a omofobia e transfobia, incremento delle politiche per favorire l'occupazione femminile".
Prosegue Dalhoumi: "Desidero partecipare attivamente alla vita politica della mia città e della mia nazione all'interno di un'area riformatrice, non conservatrice, che rifletta la mia visione di stampo liberale progressista di sinistra. Considero Renzi come un leader capace di guidare il PD e di cambiare questo paese. Ho sempre valutato Renzi e i suoi provvedimenti con estrema lucidità e obiettività. In particolare ritengo molto importante il profondo senso di rispetto che l'area renziana ha dimostrato nei confronti delle altre correnti. Un esempio? Il ricatto a Renzi perché non si ricandidasse alla segreteria e la successiva scissione. Ho ritenuto un atto gravissimo quella richiesta da parte della minoranza, fuori luogo e senza senso, e che ha cozzato profondamente con il concetto di democrazia e di correttezza che da sempre è alla base del partito democratico. Questo, nell'area renziana, non sarebbe mai accaduto".
Poi una riflessione legata al territorio ed alle prossime amministrative: "In merito alle attuali vicende locali, in particolare circa la candidatura di Manfredini, non posso che esprimermi favorevolmente. Conosco Paolo da anni, avendo avuto il piacere di lavorare con lui, e lo considero un uomo preparato, carismatico, che può unire e fare una sintesi politica. E' uno stimato dirigente scolastico che ha cambiato l'itc Fossati-Da Passano che io ho avuto la fortuna di frequentare durante il suo periodo di dirigenza".
"A Mori vanno riconosciuti grandi meriti per la sensibilità, lo spirito di servizio e il senso di responsabilità dimostrato - conclude Dalhoumi – E' necessario adesso riunirsi tutti insieme convintamente e lavorando con unità per vincere le amministrative".