I toni sono quelli di critica verso l'amministrazione Paoletti, autocritica verso sé stessi e volontà di stare "vicini ai cittadini, dove l'amministrazione è assente".
Presenti tutti i consiglieri di opposizione: da De Luca a Ornati, da Fresco a Perotto, passando anche per personalità di spicco della politica locale che, pur non sedendo in consiglio comunale, offrono sempre punti di vista utili al dibattito, come Michele Fiore e Alessandra Alessandri che, anche questa mattina, non hanno perso l'occasione.
Lo scopo dell'incontro di questa mattina- e degli altri che seguiranno nelle altre frazioni- era quello di ascoltare le istanze di una cittadinanza che, secondo l'opinione condivisa dai molti presenti, "è lontana dalle persone e non ha voglia di un confronto serio". La stessa De Luca ammette: "Abbiamo portato avanti la nostra opposizione in maniera collaborativa con la maggioranza, perché volevamo operare per il bene comune, aiutandoli ad amministrare. Ci siamo però resi conto che non esiste la stessa volontà dall'altra parte: vogliono fare da soli, chiudendo fuori tutto il resto".
Apre dunque le danze Maria Chiara De Luca, seguita poi da Fresco, Ornati, Perotto e Michael Carli: gli interventi su raccolta differenziata, gestione della viabilità o sistema di gestione delle spiagge, sono stati tutti indirizzati verso un ragionamento condiviso dai presenti, che hanno più volte ribadito un unico concetto: "L'amministrazione si sottrae al confronto, prende le distanze ed è impossibile approfondire le loro proposte o farne a nostra volta. Ad oggi non sappiamo neppure se la maggioranza ha delle idee per il futuro del nostro comune".
Dello stesso avviso anche i cittadini intervenuti, alcuni come referenti di associazioni e comitati, altri solo a titolo personale: "Non ci sentiamo coinvolti; abbiamo la sensazione che a grandi slogan e promesse non seguano progetti concreti o visioni d'insieme".
Un duro attacco alla stampa locale arriva poi da Michele Fiore, che aggiunge un importante tassello al dibattito: "Forse i nostri concittadini non sono consapevoli di tutte le mancanze che Lerici deve affrontare, perché sui giornali si leggono promesse di grandi progetti che sono solo palliativi in una situazione critica: dire che il castello è riaperto, ma non evidenziare il livello di degrado, secondo noi non è un servizio corretto e non aiuta la comprensione dei nostri concittadini".