Fedi, neo segretario di Rifondazione della Spezia, spiega: "In questi concitati giorni che precedono una campagna elettorale decisiva per il destino della nostra città, riteniamo doveroso rompere gli indugi e presentare ai cittadini una lista di sinistra, plurale, allargata a tutti coloro che condividono le battaglie che ci hanno visto protagonisti fuori e dentro il consiglio comunale. Riteniamo che il candidato ideale alla guida di questa lista sia Massimo Lombardi. Il suo nome è stato proposto durante la recente assemblea sulle "città in comune" che abbiamo organizzato presso l'Urban Center. Sul nome di Lombardi abbiamo raccolto numerose sollecitazioni che negli ultimi mesi ci sono giunte da più parti della città".
"Massimo - prosegue - rappresenta il collante tra il mondo della sinistra di partito e quella "di strada": è sempre stato presente sia come politico che come professionista nelle lotte in difesa del lavoro, della salute, dell'ambiente, dei diritti dell'uomo, dei beni comuni. Massimo e la sua lista possono e devono offrire agli spezzini l'unica prospettiva di sinistra, il cui patrimonio rischia seriamente di andare perduto. Il panorama spezzino in questo momento non lascia scelte ai cittadini: o ci si appiattisce sulla giunta precedente, che lascia dietro di sé danni irreparabili e che si ripresenta con un candidato come Manfredini, suo perfetto continuatore, o si prendono strade assolutamente contrarie al proprio dna politico, si veda la candidatura di Melley, il cui sostegno di forze che si richiamano alla sinistra risulta del tutto incomprensibile. Si diffonde anche il fenomeno del "civismo", una forma di partecipazione che, per quando stimabile, ci vede estranei, poiché crediamo che resti in sé un'etichetta vuota se manca l'elaborazione politica, una direzione chiara che affondi le radici nei nostri valori fondanti, primo fra tutti l'antifascismo. Spezia, medaglia al valore della Resistenza, non può dimenticare la sua storia antifascista che fa della politica la sua più alta espressione. L'antipolitica senza una cittadinanza attiva e partecipata che s'impegna costantemente nel lavoro sul proprio territorio tutto resta fine a sé stessa".
"In questi mesi - racconta Fedi - abbiamo lavorato a lungo sia con le forze di sinistra sia con varie associazioni e comitati della città per trovare prima di tutto una intesa programmatica. I punti toccati hanno riguardato l'intreccio di poteri che governano la nostra città, la sua drammatica situazione ambientale e lavorativa, il lascito di un'amministrazione lontana dai cittadini e dalle forme di partecipazione, che ha avallato la cessione dei "gioielli di famiglia" e dei suoi "beni comuni", e lasciato arrivare la sanità a livelli di inefficienza mai toccati. Occorre operare una netta discontinuità con la gestione Federici: presentarsi alternativi al Pd è necessario e conseguente. E' chiara la non compatibilità con questa forza politica, ed è forte il bisogno di costruire una piattaforma alternativa. Siamo pronti al dialogo con tutti coloro che saranno interessati e ci mettiamo a disposizione per la costruzione di un programma che deve essere il primo passo verso un modo radicalmente diverso di amministrare la città, che renda finalmente la cittadinanza protagonista delle scelte".