In occasione dell'ultimo workshop Agici, secondo quanto riportato dalla Reuters e da altri organi di stampa, Bianco ha affermato che "La Spezia e i comuni della provincia che controllano Acam stanno valutando l'avvio di una procedura selettiva di un partner. Se questo fosse l'esito, saremmo interessati a partecipare a questa procedura e siamo convinti di poter fare proposte interessanti".
Se da una parte i media ci fanno tirare un sospiro di sollievo, dall'altra, in un ambito più locale, continuiamo ad assistere ad un balletto preelettorale che fa insorgere qualche dubbio sulle capacità di affrontare questo delicato passaggio; non si contano le dichiarazioni entusiastiche, gli "lo avevo detto" e i "grazie alla politica", tutte posizioni ammissibili, ci mancherebbe altro, ma prima di tutto, e non ha margine, si dovrebbero eventualmente ringraziare i lavoratori, che hanno subito non poche pressioni, i cittadini, che hanno capito la difficile situazione, e a dire il vero, anche se in quota marginale, il sindacato, che ha cercato di interpretare e tradurre posizioni talvolta di difficile comprensione.
Tuttavia esclamare "les jeux sont faits" ci sembra veramente un azzardo, le delibere rappresentano uno step importante ma non sicuramente il punto d'arrivo, quindi, bene il lavoro fatto fino ad oggi, ma adesso rimbocchiamoci tutti le maniche e creiamo le condizioni per offrire ai lavoratori ed ai cittadini soluzioni che non siano un ripiego o una effimera garanzia temporale ma una importante occasione di crescita e di sviluppo.
C'è bisogno che le "proposte interessanti" di IREN e degli altri competitor si trasformino in una reale volontà di investire sul territorio e sul capitale umano, pertanto ci auguriamo meno proclami preelettorali, visti in altre occasioni, e proseguo del dialogo e del confronto, sempre nell'ottica della trasparenza, che ci ha portato ad aggiungere un nuovo tassello nella storia del gruppo ACAM.