Era stato l'assessore ai lavori pubblici Corrado Mori, il 24 gennaio, a presentare alla stampa il progetto dell'amministrazione – in scadenza di mandato - per mitigare e prevenire il rischio di dissesto idrogeologico (leggi qui per approfondire): una rete di tecnici qualificati, in aggiunta ai volontari della Protezione Civile, che dovranno monitorare ambiti del territorio spezzino, indicandone gli aspetti più critici, avvalendosi della collaborazione del Cnr di Perugia, di fatto il braccio operativo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
"Tutte queste informazioni – ha spiegato Mori stamani a Palazzo Civico – verranno inserite nel piano già esistente della Protezione Civile".
Tutto questo a patto che il finanziamento di circa 8 milioni di euro di fondi comunitari POR FESR – che servirà a mandare in porto l'iniziativa - venga approvato dalla Regione ("Lo spero vivamente – ha commentato Mori – A sentire i funzionari regionali questa è la somma che ci spetterebbe").
"Come amministrazione abbiamo deciso – ha spiegato l'assessore in risposta ai dubbi di Ariodante sul progetto – di investire questi fondi comunitari nella mitigazione e prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico: abbiamo cioè deciso di investire sulla salvaguardia del nostro territorio. Potevamo farci dell'altro, ad esempio comprarci tre filobus. Invece io sono convinto che ogni euro speso per la salvaguardia del territorio è un euro che viene recuperato".
"Ad oggi l'unica cosa che ci fa galleggiare – ha continuato Mori – è il turismo, nonostante quelli che parlano del nostro grandioso futuro industriale. E per salvaguardare questo patrimonio paesaggistico è bene investire nella prevenzione: in questo settore se spendi uno, risparmi dieci".
Un esempio concreto in cui si dovrebbe tradurre il progetto – a condizione che la Regione approvi il finanziamento e che la nuova amministrazione decida di portarlo avanti – è la mappatura dei canali e dei corsi d'acqua: "per conoscere meglio il nostro territorio: è più facile fare prevenzione, se i corsi d'acqua sono conosciuti e controllati".
Grazie agli 8 milioni di euro di fondi POR-FESR, dovrebbero essere completati gli interventi di regimazione del Cappelletto (la parte più problematica è in viale San Bartolomeo, all'altezza della Guardia di Finanza: una parte è però di competenza dell'Autorità Portuale, che dovrà anch'essa intervenire) e di sistemazione della frana di Montalbano, con il ripristino della viabilità in via Marconi (leggi qui per approfondire).
Di un un progetto che arriva sul filo di lana, a fine legislatura, fa parte in qualche modo anche il finanziamento di 750 mila euro che ha ottenuto dal Miur l'istituto per geometri Cardarelli di via Carducci: gli studenti infatti verranno coinvolti in dei laboratori specifici che rientreranno nella più ampia iniziativa comunale. "Questo finanziamento – prevede Mori – rischierà di fare del Cardarelli un'eccellenza a livello nazionale".
La consigliera Ariodante non tarda però a fare propri i dubbi di molti sulla tempistica e sul metodo dell'iniziativa: "La cosa che lascia ogni volta perplessi – tiene a precisare la portavoce M5S - è vedere come queste iniziative non vengano minimante condivise: i progetti come questo non passano dal consiglio comunale, la giunta non parla con le opposizioni né con i cittadini. Anche se ha un forte sapore di campagna elettorale, il progetto può anche andare bene: ma la partecipazione dov'è?".