Un attivo dei delegati e iscritti per organizzare la mobilitazione con la quale la Camera del Lavoro spezzina punterà a portare alle urne il 50% più uno degli elettori spezzini sui 2 quesiti referendari: abolizione dei voucher e abrogazione delle norme che limitano la responsabilità sociale degli appalti, per garantire stessi diritti e stesse tutele a tutti i lavoratori.
"Per merito delle iniziative della Cgil in questo Paese e nella nostra città siamo tornati a parlare di lavoro- ha detto il segretario Matteo Bellegoni nella sua relazione introduttiva- la nostra battaglia sui referendum è politica e culturale, vogliamo rimettere al centro la dignità del lavoro e non solo per noi, ma soprattutto per le nuove generazioni". Durante tutta la mattinata si sono susseguiti molti interventi dei delegati della CGIL spezzina provenienti dall'industria, dai servizi, dalle cooperative, dal pubblico impiego.
Conclusioni a cura di Nino Baseotto, segretario nazionale di organizzazione della CGIL: "Non condividiamo le motivazioni con cui la Corte Costituzionale ha respinto il primo Referendum sui licenziamenti illegittimi, e non ci fermiamo e continueremo questa battaglia. Voucher e appalti parlano della dignità del lavoro di milioni di persone e del rapporto tra lavoro, diritti e tutele. La malattia liberista che vogliamo debellare è quella che considera il lavoro solo un costo, un impedimento. Al governo diciamo basta con le piccole speculazioni, bisogna confrontarsi sul merito; e che fissi subito la data del Referendum. Come CGIL lavoreremo per raggiungere il quorum territorio per territorio".
Il prossimo appuntamento con la campagna referendaria alla Spezia sarà sabato 11 febbraio alle ore 10 in Piazza Beverini per la Giornata Nazionale per i due SI al referendum.
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