"Sono passati pochi giorni dall'intervista del Presidente Toti che indicava i comuni di Lerici e Portovenere come amministrazioni modello del centro destra.
Quello che sta succedendo a Portovenere ci chiarisce come questo modello sia profondamente diverso dal nostro nei valori, negli obiettivi e nei metodi. Dalla stampa apprendiamo di una rete di amicizie sostenuta da comuni appartenenze politiche che avrebbe avuto come unico obiettivo l'interesse economico di un gruppo di aziende di famigliari o di conoscenti.
Non sta a me esprimere giudizi visto che il mio è un parere politico, ma ci auguriamo che la magistratura dissipi i dubbi e si possa così fare davvero chiarezza. Ma resta il fatto che un sindaco, che con la propria azienda fornisce servizi e materiali (pagati con fondi pubblici) alla stagione culturale che egli stesso ha organizzato come capo dell'amministrazione è molto distante dalla correttezza e dall'etica che, a nostro parere, devono essere proprie di ogni amministratore pubblico.
Creare poi un vero e proprio apparato organizzato per fornire preventivi che giustifichino gli affidamenti non fa altro che rendere più gravi questi comportamenti. Un sistema in cui ci sono le aziende della famiglia del Sindaco e quelle che gestiscono molti dei più importanti servizi affidati dal comune e dalle società comunali.
Dove sta l'interesse della comunità? Un sistema di potere economico / politico da cui prendiamo le distanze, il nostro ideale di buon governo è diverso, profondamente diverso. Invitiamo i nostri consiglieri all'opposizione nei comuni della provincia a tenere alto il controllo sulle amministrazioni".
Federica Pecunia Segretario Provinciale PD
