Da sempre il secondo (Chiappini) lavora e lotta per la sanità all'interno della sanità stessa (in quanto infermiere ed ex Sindacalista interno) e dalla sua elezione in Regione Liguria il primo (Battistini) ne prosegue ed incentiva l'impegno.
Lo scambio di nozioni, l'esperienza e la passione consolidano l'enfatico impegno del "duo" in un argomento così complicato, quanto vitale, che è la nostra ASL 5 e le relative problematiche.
Il S. Bartolomeo (ma non solo) è diventato il "campo di battaglia" ideale per la più alta "missione Sanità", e le evidenti problematiche, prima spesso sopite, ora vengono stigmatizzate e quotidianamente denunciate.
Non a caso Valter Chiappini ironizza sarcastico sui "Tour reparti" della precedente Amministrazione Regionale e di quella Comunale attuale: "Che differenza tra i tour reparti di recente memoria del Sindaco Alessio Cavarra e dell'allora Assessore Comunale alla Sanità Juri Michelucci (ora Consigliere Regionale) - affonda Chiappini - quando, convinti di stravincere alle Regionali, si facevano fotografare sorridenti e tranquilli insieme ai Dirigenti Asl.
Eppure nulla è cambiato, eppure già allora mancavano posti letto e personale, e gli "appoggi" imperversavano tra emergenze influenzali, conseguenti reparti accorpati ed interventi operatori sospesi per "deficit letti" a disposizione".
E ancora: "Oggi invece qualcuno la politica la fa sul serio e sul campo, e Battistini, dopo i numerosi sopralluoghi, ha ottenuto che la Direzione Sanitaria tutta verificasse dal vivo insieme a lui le criticità dei reparti".
Così è stato, poco dopo il Regionale Battistini sono arrivati al S. Bartolomeo il Direttore Generale di Asl 5 Andrea Conti e la Direttrice Sanitaria Maria Teresa Banchero, a testimonianza della visita concordata, seppur senza proclami, per potere constatare le problematiche direttamente sul campo, tra Pronto Soccorso, Unità di Crisi e blocco operatorio.
"Il blocco operatorio è il centro nevralgico di tutto l'Ospedale e della sua funzione di nosocomio d'elezione - dichiara Battistini - ma stenta a funzionare in modo consono, per i numerosi letti sottratti quotidianamente dall'area medica a quella chirurgica. Ci sono mattinate in cui nei reparti di chirurgia o ortopedia troviamo, nonostante l'avvio dell'Unità di crisi che consta di 15 letti, ben oltre 9 "appoggi" su un totale di 16 posti letto di cui i reparti sono dotati. Il personale fa tutto il possibile e ben di piu, ma le unità infermieristiche sono risicate ed i posti letto insufficienti per la Provincia".
GazzettadellaSpezia aveva già più volte parlato del S. Bartolomeo e del problema "letti in appoggio" (lo potere leggere QUI), rendicontando le denunce dei due Consiglieri e la realtà dell'Ospedale; il S. Bartolomeo del resto è soggetto da anni a declassamenti e perdite di reparti, un esempio per tutti: la fine delle "natalità sarzanesi", dopo la perdita della pediatria durante l'epoca Caleo.
"Mancano 150 posti letto ed una marea di personale, dire che l'organizzazione lascia a desiderare sarebbe un eufemismo" - Chiappini continua così il suo preoccupato sfogo - "Da giorni lavoriamo con 25/30 letti in appoggio, serve una battaglia per almeno riallineare i parametri spettanti rispetto alle necessità del territorio, paghiamo tagli e strategie sbagliate di anni e anni, errori che il nuovo Direttore Conti ben conosce, essendo con noi dal 2002.
Attendiamo l'Assessore Regionale alla Sanità Sonia Viale, convocata da me in Consiglio Comunale, con una richiesta, un investimento di circa un milione di euro per recuperare "l'utenza migrante" che ne sottrae almeno otto, 6.5 milioni rimarrebbero per investire nei nostri servizi. Che nessuno dica che non si trova un milione da investire nella nostra sanità".
La visita è passata e speriamo che dia i suoi frutti, ma l'emergenza invernale rimane e forse è destinata ad acutizzarsi.
Nel frattempo, in attesa di novità, il personale si sostituisce alla direzione per organizzare, sulle proprie spalle, il proseguo indispensabile.
Ma l'inverno è ancora lungo, come lunga sarà la burocrazia che porterà (speriamo) all'assunzione di nuovi infermieri. Il presunto "Concorsone Regionale" di marzo ne porterebbe all'Asl 5 più di 50 ma, bene che vada, si arriverebbe ad attivarli in estate inoltrata e ogni stagione ha le sue difficoltà.
Ben lo ricordano i degenti dell'estate 2016, costretti ad un vero e proprio "ospedale forno" per mancanza e/o rotture degli impianti di condizionamento.
Concludiamo con uno sfogo di Battistini: "Fare uno screening del personale, suddividendolo per singolo servizio, pare un miraggio nonostante l'era informatica in cui viviamo. Sono dati basilari, che faticano ad uscire, ma necessari per qualunque tipo di programmazione.
Programmazione sino ad oggi inesistente, la stessa che ha portato, nei trascorsi 10 anni e oltre, il nostro sistema sanitario al collasso".