E' importante chiarire però che tale assunto si esplicita nel momento stesso in cui una comunità politica si riconosce in un progetto condiviso e si confronta sui contenuti, sulle priorità e sulle diverse condizioni e caratteristiche individuali che i competitori delle primarie mettono in campo. Occorre pertanto serenità, chiarezza, unità di intenti, rispetto e accettazione incondizionata del risultato. Eventuali divisioni, rancori, incomprensioni non chiarite rappresentano, oggettivamente, condizioni che confliggono con una consultazione che possa rappresentare un momento di sintesi e di unione vera. Il rischio da questo punto di vista è che le primarie, più che strumento di partecipazione, divengano un'ulteriore "conta" interna di un partito già fortemente dilaniato, con il rischio di acuire ulteriormente differenziazioni e litigi e di trascinare alla disfatta tutta la coalizione di centrosinistra. In questo malaugurato caso il PSI deciderebbe di starne fuori.
Il Partito Socialista Italiano propone un altro percorso che si concretizza in due precisi momenti strettamente correlati:
1. Individuazione di un progetto politico condiviso fatto di contenuti, di priorità, di programmi, realizzato attraverso il coinvolgimento vero di partiti, associazioni, rappresentanti del mondo del lavoro, cittadini.
2. Individuazione di un candidato che sappia costituire un momento di sintesi e non di divisione e sia garanzia per tutti per la realizzazione di tale progetto politico. Se il Partito Democratico è in grado di indicare al proprio interno una personalità con queste caratteristiche lo faccia, altrimenti, con intelligenza politica, lungimiranza e generosità, offra il proprio contributo per individuarla al proprio esterno.
Il Partito Socialista Italiano si mette a disposizione, da subito, per la realizzazione di tale percorso.