Lo diciamo da anni, per noi purtroppo è fin troppo chiaro che vi siano dei particolari progetti che mirino a convertire la centrale elettrica Eugenio Montale della Spezia, dal carbone al CSS, che nient'altro è che rifiuto urbano triturato, potenzialmente ricco di diossina e quindi pericoloso per la salute dei nostri concittadini.
La centrale spezzina si trova in un punto geograficamente strategico per uno scempio che rischia di intossicare tutta la provincia. A pochi chilometri da essa è situato uno stabilimento che raccoglie rifiuti, oltre che dall'intera provincia, anche dal Tigullio, trasformandoli appunto in CSS, combustibile solido secondario.
Nei pressi della centrale invece è situata una importante area di discarica che potrebbe essere usata per stoccare le ceneri del materiale combusto.
Di queste ore sarebbe la notizia di un protocollo di intesa firmato dall'Assessore Regionale competente con Ecocarbon, per permettere tali devastanti riconversioni che di ecologico non avrebbero neppure le virgolette.
Per verificare la notizia e conoscerne i termini, presenterò un'interrogazione in Consiglio Regionale.
Se fosse confermato e se ci fosse veramente l'intenzione di costruire un inceneritore in Liguria, vorrei sapere dove sono finiti I buoni propositi della prima ora della giunta Toti, che si scagliò contro l'ipotesi dello Sbloccaitalia di Renzi che inseriva nella nostra Regione un impianto di incenerimento.
I giochi della vecchia politica li conosciamo bene e non lasceremo che facciano ancora danni ai nostri concittadini.