Da qui parte l'epopea, finanziata dalla Regione a più riprese, del progetto di eradicazione delle caprette dall'isola Palmaria. Un progetto che ha, soprattutto negli ultimi giorni, causato molte discussioni negli ambienti politici, animalisti e tra semplici cittadini, vista anche l'ipotesi, allarmante ed inaccettabile, di abbattimento degli esemplari stessi.
Posta la nostra ferma contrarietà a qualunque ipotesi di abbattimento, la nostra opinione è che ci siano molti lati oscuri nei vari passaggi del progetto in questione, e che manchino, per prendere decisioni sensate, pareri di importanti componenti dell'amministrazione.
E' con questo spirito, dunque, che abbiamo presentato un'interrogazione per chiedere se non si ritenga necessario procedere, con il coinvolgimento delle associazioni e degli enti, in una valutazione ed in una pianificazione di medio termine per il controllo della riproduzione degli animali contemplando, oltre ad un trasferimento di capi, anche il loro utilizzo, in loco, a fine agricolo-caseario.
In tutto questo sarà molto utile conoscere quali valutazioni di carattere tecnico, veterinario e biologico siano state eseguite per il rilascio del nulla osta alla prosecuzione del progetto di eradicazione delle caprette della Palmaria e quale contributo economico è stato confermato o richiesto dal Comune di Porto Venere.
La nostra attenzione sulla Palmaria, sancita anche con una importante mozione, che attende di essere discussa in Consiglio Regionale, e che tratta della necessità di aprire alla partecipazione dei cittadini, dei comitati e delle associazioni sul percorso di valorizzazione, sarà molto scrupolosa e puntuale perché quell'isola è, per tutti gli spezzini, un patrimonio naturalistico di inestimabile valore e da preservare ad ogni costo.