"Le straordinarie giornate delle primarie del Centrosinistra del 25 novembre e del 2 dicembre restituiscono un valore alla politica e un senso all'attività di milioni di cittadini che credono nella democrazia e nella partecipazione.
La politica ha ritrovato in parte la sua centralità dopo la parentesi del governo tecnico, ha infatti ritrovato una legittimazione popolare che gli consentirà di recuperare la forza necessaria per risalire dal baratro in cui era precipitata. E tutto questo lo si deve soprattutto ad una azione generosa, coraggiosa, lungimirante di Pier Luigi Bersani.
Come tutte le primarie vere ci sono state anche tensioni, superate grazie al senso di responsabilità di tutti i contendenti. A tutti va il mio personale ringraziamento, in particolare al collega Renzi che, nonostante alcune esasperazioni e inciampi, è riuscito ad introdurre elementi di innovazione mettendo a fuoco alcune questioni che Bersani dovrà cogliere e con determinazione affrontare .
Matteo metta ora la sua forza anche a disposizione dei comuni in una battaglia per la sopravvivenza e per l'affermazione del loro insostituibile ruolo. Le primarie sono state quindi una tappa , seppure importante, di un percorso che si dovrà concludere con le elezioni della prossima primavera.
Giuste le dichiarazioni euforiche che si susseguono in queste ore, ma attenzione: gli ostacoli da superare e i nodi da sciogliere sono ancora molti e necessitano di un lavoro continuo ancor più partecipato, a cominciare da tutte le energie messe in campo durante le primarie. Con la consapevolezza che bisogna ancor più allargare il campo, c'è un civismo in questo paese straordinario che aspetta ancora segnali più forti e coinvolgenti. Ci sono pezzi di società che subiscono in maniera drammatica questa crisi ed hanno bisogno di politiche di maggiore equità, di vera solidarietà, politiche che sappiano cogliere l'esigenza di investire sui giovani, ma veramente, senza vacui slogan. E' soprattutto a loro, cui abbiamo ipotecato il futuro che bisogna dare risposte, aiutandoli a sconfiggere la loro rassegnazione.
Dalla crisi si deve uscire tutti insieme, non raccontando favole, evitando demagogia e facili scorciatoie. La gente ci chiede senso di responsabilità e misura,soprattutto da chi ha incarichi istituzionali e di partito. Deludere queste aspettative sarebbe uno schiaffo soprattutto a quelli che hanno fatto la fila ai seggi e toglierebbe ogni speranza ai tanti che non sono andati, ma guardano al centrosinistra , ai suoi valori, e lo immaginano come una mano tesa che può avere la forza di tirarli fuori dal decadimento etico e culturale in cui, assieme a loro, questo paese è precipitato"
Il sindaco di Sarzana, Massimo Caleo