Lo annuncia il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani.
"Si tratta di una decisione importante: un primo passo in direzione del riconoscimento dei diritti civili, troppe volte negati, di coppie omosessuali", spiega Pirani, che motiva la decisione con una "una giusta interpretazione della previsione statutaria del Fondo in tema di convivenza 'more uxorio" e con il precedente della "sentenza della Corte d'Appello che accoglieva il ricorso di un dipendente di una Bcc volto a ottenere l'iscrizione del proprio compagno convivente alla Cassa mutua nazionale per il personale delle Banche di Credito Cooperativo".
"Ci auguriamo, in attesa di una normativa che dia sostanza al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale - conclude - per il quale tutte le coppie hanno pari diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico, che, in questo senso, sempre piu' istanze dei lavoratori vengano riconosciute", dice Pirani.
"Solo in questo modo si potra' continuare sulla strada aperta dalla sentenza n.41484 della Cassazione, depositata nel marzo scorso, la quale sosteneva che le coppie conviventi dello stesso sesso, con una relazione stabile, hanno diritto al riconoscimento della loro 'vita familiare' e quindi allo stesso trattamento garantito dalla legge ai coniugi etero. Anche qui si tratta di un primo passo di cui condividiamo la direzione: il riconoscimento di un diritto fondamentale quale la volonta' di rispetto e assistenza reciproci.
A differenza di molti paesi dell'Unione europea, come Germania e Inghilterra, dove assistenza sanitaria, eredita' e reversibilita' della pensione sono ormai una realta' acquisita, l'Italia su tali argomenti e' in ingiustificabile ritardo".