"Il piano di accorpamento dei reparti e le riduzioni di posti letto elaborato dalla direzione sanitaria della Asl 5 – ha dichiarato il sindaco della Spezia Massimo Federici al termine dell'incontro - non è stato discusso con nessuno, alla faccia del nuovo corso di apertura e partecipazione tanto proclamato.
Quel piano, figlio di una totale assenza di programmazione (le ferie non sono certamente un evento imprevisto), è semplicemente inaccettabile e, se non rivisto, dovrà essere contrastato decisamente. Il territorio spezzino è già sotto i livelli di guardia per il basso rapporto posti letto - abitanti e un taglio di ulteriori 60/70 posti (oltre il 10% del totale) non è minimamente sostenibile.
L'incontro con le organizzazioni sindacali ha poi messo in luce una situazione fuori controllo ai vertici: dentro la Asl dominano scontri e logiche da "scaricabarile" tra dirigenti pagate da lavoratori e utenti. Non si riesce a dare corso neppure alle sostituzioni in deroga ancora da portare a termine (una decina) in modo da rimediare, anche solo minimamente, alla carenza di infermieri. Le scelte vengono fatte in base a logiche opache e a pressioni improprie.
I letti di area medica, che in estate andrebbero potenziati, verranno secondo il piano della direzione sanitaria ridotti ulteriormente senza la minima considerazione sia della forte presenza di popolazione anziana sia della maggior pressione dovuta all'afflusso turistico in grande crescita.
Le funzioni di Emergenza Accettazione e quelle del Pronto Soccorso del Sant'Andrea al posto di un necessario rafforzamento, si vedono prese di mira per tappare buchi qua e là senza alcuna logica programmatoria. E accanto a ciò le turnazioni sono appesantite da tagli ai periodi di riposo degli operatori.
Con i sindacati chiederò all'assessore regionale Viale un incontro urgente. Perché si sta umiliando questo territorio con provvedimenti così penalizzanti? I tagli ai posti letto vengano riconsiderati. Gli infermieri in deroga vengano chiamati. E si indica al più presto un concorso per evitare la beffa degli interinali e della mobilità. Si cominci a scrivere qualcosa di concreto su questo famoso Libro Bianco della nostra sanità che per il momento appare piuttosto nero."