Federici prosegue: "Molti i danni che hanno interessato la viabilità, molte le frane che si sono sviluppate su un ampio territorio, moltissimi i danni a private abitazioni e attività produttive.
Mi sembra che la prima cosa da fare sia la dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturale. Ci sono sicuramente i requisiti se non altro per il livello "b", quello che comporta una presa in carico della Regione. Il mio appello va comunque nella direzione di un efficace programma di sostegno alle comunità e agli enti colpiti.
Sul tema allerta mancata auspico si avvii una riflessione attenta per migliorare le cose. Che ci siano stati problemi è palese. Per questo caso sia sufficiente dire che a pochi chilometri da Arcola, la Toscana aveva dato l'allerta. E le nuvole non conoscono i confini amministrativi. Penso sarebbe necessaria almeno la presenza di un previsore impegnato sulle 24 ore e di un coordinamento tra regioni. Cose che si possono fare insomma. Non capisco però le reazioni così nervose a una critica legittima. Su questi temi si è speculato senza limiti in passato e ora occorrerebbe nell'interesse comune la dovuta umiltà e il necessario spirito autocritico".