«Innanzitutto mi sono rivolta alla Asl - dice - perché a mio giudizio nei locali dell'ex Zebra non ci sono le condizioni per poter vivere mesi e mesi. La struttura è grande in quanto era un'ex discoteca, ma è sviluppata in altezza e le stanze ricavate con delle tramezze sono piccole e ospitano anche sei persone. Se poi, dormire in alloggi senza porte, ma con coperte messe al posto di quest'ultime, con muri neri che danno un senso claustrofobico di oppressione, vuol dire vivere decentemente e decorosamente, allora devo rivedere le regole che stabiliscono l'adeguatezza e l'idoneità di un dormitorio».
La Pucciarelli ritiene che tali spazi possano essere utilizzati in uno stato di emergenza, al massimo per un paio di giorni e non per lunghi periodi.
«Ci sono ragazzi lì all'ex Zebra – aggiunge il consigliere – che vivono in quelle condizioni dallo scorso anno. La mia contestazione è indirizzata in questo senso. Se poi vogliamo dire e convincerci che anziché essere in mezzo una strada è meglio vivere lì, allora non ci sono dubbi. Vorrei però precisare che lo Stato paga 35 euro al giorno per far vivere questi ragazzi non certamente in questo modo. Se la Prefettura stanzia dei soldi affinché l'immigrazione venga gestita in una certa maniera, chi vince i bandi e si aggiudica quel denaro, deve trovare delle soluzioni idonee in cui far vivere gli immigrati. Se poi il parroco ritiene che i costi per l'assistenza di questi ragazzi non gli permettono di avere dei guadagni su questo tipo di operazione, gli dico che nessuno lo obbliga a partecipare a tali bandi. Poi vorrei capire, visto che don Luca ha promesso che provvederà a far tinteggiare i muri, perché non l'abbia fatto prima. Oltre a questo, mi ha tirata in ballo su un'altra questione. Ha detto che mi sono rivolta a lui per aiutare una donna in difficoltà. A questo rispondo che lo farò ogni qualvolta ci sarà qualcuno che si rivolgerà a me in cerca di aiuto, cosa che di norma faccio senza chiedere l'appartenenza politica o la tessera di partito. Mi dispiace che il parroco abbia tirato in ballo questo episodio, quasi rinfacciandolo, ma dimenticando che la signora in questione era senza lavoro e aveva lo sfratto esecutivo a seguito di una sentenza del tribunale poiché morosa nei confronti della Curia diocesana».
Il consigliere Pucciarelli è pronta ad un confronto con don Luca e anche con il consigliere Battistini.
«Mi stupisce di non essere stata chiamata ieri da don Luca nel corso della visita nell'ex discoteca – conclude -nAvremmo potuto confrontarci e a me avrebbe davvero fatto piacere parlargli vis à vis. Da un punto di vista umano comunque, non è possibile far vivere delle persone per un lungo periodo nei locali dell'ex Zebra. Chiedo a don Luca e al consigliere dei Cinque Stelle se in tutta coscienza vivrebbero loro stessi, per mesi e mesi, in quelle camere».