GENOVA. Duecentomila euro sono stati stanziati dalla Giunta regionale nel 2012 per progetti di supporto ai detenuti adulti, minori in carcere e a persone in esecuzione penale esterna, per migliorare la loro qualità della vita.
Lo ha comunicato quest'oggi l'assessore alle politiche sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi nel corso del convegno sui "patti di sussidiarietà" svoltosi in Regione alla presenza, tra gli altri, di Antonio Pappalardo, dirigente interregionale giustizia minorile, Giovanni Salamone, provveditore amministrazione penitenziaria per la Liguria. Obiettivo dell'incontro confrontarsi, con i soggetti interessati, sul tema del miglioramento della vita in carcere grazie ad una serie di progetti messi in atto dalla Regione e dagli Enti del terzo settore, tra cui associazioni di volontariato e cooperative sociali. I progetti hanno riguardato interventi all'interno delle carceri, all'esterno e sui minori in carcere. Dall'inizio dell'anno sono state coinvolte 920 persone di cui 254 in provincia di Imperia, (27,6%), 97 in quella di Savona (10,5%), 384 in quella di Genova (41,8%) e 185 in quella della Spezia (20,1%). Di queste 920 persone, 849 (92,4%) sono uomini e 71 donne (7,6%), 884 (96,1%) sono adulti e 36 minori (3,9%).
Diverse le tipologie di interventi: 220 sono stati i semplici contatti, 78 le prese in carico (persone seguite in un percorso definito nel tempo ed articolato in più azioni e progetti) e 622 le persone seguite in azioni e progetti più semplici e di breve durata.
Sempre in questi 9 mesi, 42 detenuti sono stati ospitati a Casa Mandela di Genova (accoglienza detenuti in permesso premio) per un totale di 130 giornate.
"L'obiettivo – ha spiegato l'assessore Rambaudi – è quello di attivare percorsi di sostegno per chi è in carcere e soprattutto per i minori, attraverso azioni di miglioramento della qualità della vita, la mediazione penale minorile, le risorse alloggiative per chi ha permessi premio, il sostegno alle madri con figli piccoli, anche con inserimenti esterni agli asili. Il meccanismo dei patti di sussidiarietà ha dato ottimi risultati grazie alla collaborazione tra Istituzioni, privato sociale e Ministero della Giustizia".