Siamo molto insoddisfatti di questa risposta!
Lo siamo sostanzialmente per due ragioni: la prima è che l'attività in oggetto rientra tra quelle soggette a Verifica di VIA, trattandosi di stoccaggio di un rifiuto, le ceneri, appunto, come attività propedeutica al successivo recupero, così come previsto dal Dlgs 152/2006, vista anche la soglia delle 10 tonnellate al giorno; la seconda e' che la normativa, totalmente omessa nella risposta dell'Assessore, prevede che, in attesa che entri in vigore la nuova Direttiva sulla VIA 2014/52/CE, rimane valido quanto previsto ed in vigore, al momento della autorizzazione concessa il 25 gennaio 2016, dal Decreto Ministeriale del 30 marzo 2015, che fissa le linee guida per lo svolgimento da parte delle Regioni delle Procedure di Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale. In particolare il Decreto afferma, in recepimento della giurisprudenza della Corte di Giustizia (intervenuta da tempo peraltro), che tutti i criteri dovranno essere valutati per verificare l'applicabilità della VIA ordinaria, quindi non solo quello della soglia di quantità di rifiuti trattati ma anche quello della localizzazione dell'impianto nonché dell'impatto cumulativo con attività esistenti.
Vogliamo ricordare alla Assessore competente che, nel caso in esame, siamo in piena area portuale dove attraccano navi container e navi passeggeri inquinanti oltre ad altri fattori quali il rischio di incidenti compresi gli incendi nonché il traffico dei viali adiacenti al porto.
In particolare il decreto ministeriale definisce l'ambito areale all'interno della quale si devono considerare le attività esistenti come potenzialmente cumulative con il progetto sottoposto a verifica di VIA: 1 km a partire dalla collocazione dell'impianto nuovo. È ovvio che tutto ciò che rientra dentro questa area debba essere valutato come impatto cumulativo con il nuovo impianto e siccome attività impattanti esistono, e sono evidenti, questo comporta una riduzione delle soglie del 50% sulla quantità di rifiuti trattati.
Per tutti questi motivi ci riteniamo insoddisfatti della risposta e nel ribadire la nostra contrarietà all'impianto di stoccaggio ceneri nel porto della Spezia, chiediamo comunque, da parte della Giunta Regionale e degli uffici competenti, il rispetto delle corrette procedure di legge in materia non solo per questo impianto ma anche per altri futuri oltre che passati per i quali potrebbe essere possibile anche la richiesta di applicazione postuma della VIA.