I problemi stanno sempre lì, come la scusa: "è colpa di chi c'era prima", dimentichi che prima c'erano sempre loro, forti solo della arroganza con cui spacciano assemblee informative di propaganda come partecipazione dei cittadini. Che invece viene negata, se è vero, ad esempio, che neppure una delle idee e delle proposte dei cittadini fatte durante "la città delle idee" è stata ancora recepita, come è vero che tutte le osservazioni al piano spiagge sono state rigettate con l'illegittima approvazione bocciata poi dalla Regione che, invece, pare averle raccolte trasformandole in prescrizioni di un progetto praticamente da rifare, mentre Marinella giace in preda al degrado.
E adesso la stessa storia per la viabilità in zona stadio, sulla stessa linea anche di quando prepotentemente il Sindaco bocciò la possibilità di confrontare altri progetti proposti per il restyling di piazza Martiri, promesso da anni e ben lungi dal venire, con quello dell'Amministrazione con un perentorio: "Adesso basta! Decido io".
Avere ancora soffocato il pari confronto fra proposte alternative alla strada dentro l'impianto sportivo, liquidate con un generico "troppo costose", snobbato le richieste di chiarimenti dei cittadini molto perplessi, a cui non è stato neanche spiegato tutto, avere cercato di mistificare la realtà e nascondere ancora difficoltà, illegittimità e debolezze del progetto, scontrarsi con chi si è detto disponibile, in caso di progetto migliore, a finanziare ulteriormente il Comune per risolvere definitivamente la problematica, sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso e ci hanno portati a chiedere ufficialmente le dimissioni della Giunta.
E oggi siamo ancora più convinti nel chiederle dopo l'arroganza perpetrata ancora sabato in Consiglio comunale, sfociata con lo scontro fra il Presidente del Consiglio Mione, che la stigmatizzava e chiedeva conto della censura in assemblea pubblica ai consiglieri comunali, ed il Sindaco, che l'ha condita persino di battutacce da bar verso il Capogruppo del M5S, con l'Assessore Baudone che, pur non autorizzato e ripreso dal Presidente, cercava di contrastare il nostro intervento con le interruzioni a cui è abituato.
Paradossale, in ultimo, l'Assessore Baudone che ha rimproverato al centro destra il fatto di giustificarsi, dopo 8 mesi di governo della Regione, con la scusa che la colpa è di chi c'era prima! A Sarzana sono tre anni che governa questa Giunta e ancora ieri le colpe di una Sarzana immobile sui suoi problemi sono uscite a carico di chi c'era prima, dimentichi, il Sindaco, l'Assessore e altri presenti in Consiglio, che c'erano anche loro col principale colpevole che loro stessi hanno individuato: Caleo.
Veramente Sarzana merita di cambiare verso, ma si è capito bene che non sarà con questa Giunta.